Erich Von Dänike sostiene siano stati gli extraterrestri a plasmare il genere umano sulla Terra
Erich Von Dänike – svizzero, classe 1935 – è il maggior esponente della teoria della paleoastronautica o del paleocontatto. Nonostante non si tratti di un addetto i lavori, Erich Von Dänike ha mostrato una spiccata curiosità e fantasia verso il mondo del soprannaturale. In particolare le sue deduzioni fanno dipendere l’esistenza dell’uomo da parte di creature extraterrestri, apportanti specifiche modifiche sul DNA.
La creazione aliena, una teoria che prende spunto da antiche fonti
Storie convincenti, pur senza fondamenti scientifici. Erich Von Dänike ha analizzato le fonti scritte e dell’arte visiva, in cui sono descritte o rappresentate creature non umane. Tutti quegli antichissimi documenti e rappresentazioni che concordano sull’origine – a opera di creature “diverse” dagli uomini – del genere umano. Ciò sarebbe stato possibile a causa dei continui riferimenti a entità celestiali come gli dei o Dio stesso. Ebbene, basterebbe a far pensare il reale luogo di provenienza di queste creature: lo spazio. Insomma si tratterebbe di alieni.
Un viaggio interplanetario di intelligenze superiori con lo scopo di creare nuove entità
Erich Von Dänike nei suoi scritti ha posto l’accento su un’ipotesi che metterebbe a tacere le origini di creazione bibliche e le teorie scientifiche. Servendosi proprio dei racconti biblici e apportando esempi scientifici, Dänike ha sottolineato la possibilità di un viaggio interplanetario svoltosi all’inizio della notte dei tempi da parte di intelligenze superiori.
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Queste ultime avrebbero plasmato gli uomini attraverso dei processi ancora non noti. A sostegno della sua teoria Erich Von Dänike si focalizza su pitture di epoca preistorica in cui sono raffigurati degli oggetti molto simili a delle provette.
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Una teoria altamente screditante le basi dell’evoluzionismo biologico darwiniano e criticante la dottrina cristiana. Addirittura sarebbero state create varie specie umane. Solo alla fine sarebbe stata scelta questa, la “nostra” come la migliore e l’unica ad essere destinata alla sopravvivenza.