Gli ultimi studi archeologici sulle feci hanno portato alla luce migliaia di vermi intestinali
L’ archeoparassitologia è la disciplina che studia antichi depositi fecali per portare alla luce le condizioni igieniche dell’epoca e per tracciare un quadro preciso dell’evoluzione delle malattie infettive. A Gerusalemme è stata fatta una scoperta in una ricca villa del VII secolo a.C.
Pessime condizioni igieniche, uova di parassiti ben conservate nel wc dei re
Una ricerca pubblicata sull’International Journal of Paleopathology permette di tracciare un quadro delle condizioni igieniche e delle malattie presenti nel VII a.C. a Gerusalemme. La villa – oggetto di studi di archeoparassitologia – riporta ai grandi padri biblici, infatti la sua datazione suggerisce che i depositi di feci appartenessero a ricchi personaggi del tempo dei regni del re Ezechia e del re Giosia. Diversi pozzi neri rinvenuti e una tavoletta copri-water di un’abitazione suntuosa hanno portato alla luce migliaia di uova di parassiti ben conservate. Ciò fa dedurre le scarse condizioni sanitarie del tempo, nonostante l’alto rango di appartenenza dei residenti.
Una villa suntuosa con bagno privato immerso tra ascaridi e tenia
I campioni archeologici recuperati contenevano uova di parassiti. Con precisione: Taxa, Ascaruis lumbricoides (nematode), Trichius trichiura (tricocefalo), Taenia (tenia di manzo-suino) e Enterobius vermicularis (ossiuri). «La presenza di uova di parassiti intestinali nel pozzo nero di Armon Hanatziv – si legge nello stesso articolo – indica che il gabinetto era molto probabilmente un’installazione piuttosto primitiva, aumentando il rischio di esposizione a parassiti e malattie ed epidemie legate ai parassiti»
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Vermi contagiosi e pericolosi per la salute della specie umana. Gli ascaridi e i tricocefali comportano una malnutrizione prevalentemente nei bambini e si trasmettono per via oro-fecale. Si diffondono in pessime condizioni igieniche, soprattutto con acque contaminate usate per l’irrigazione dei campi. Gli ossiuri hanno dimensioni piccole e si trasmettono portando alla bocca oggetti o mani infette, si diffondono facilmente e sono difficili da debellare, causando un persistente prurito anale.
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La tenia si trasmette per via animale, tramite il consumo di carne ovina e bovina infetta, generalmente cruda. La tenia provoca dolori addominali e altre complicazioni. La causa di questa parassitosi è da ricercarsi prevalentemente nell’uso di feci umane come fertilizzante in epoca assira.