La disforia post-coitale o DPC è un fenomeno caratterizzato da esplosioni imprevedibili di nervosismo, tristezza e pianto a seguito di un rapporto sessuale. Sbagliamo a collegare il coito soltanto a sentimenti di benessere e soddisfazione. La sessualità, in molti casi, può farsi espressione di disagi e manifestazioni pseudo-depressive. Perché?
Provare tristezza dopo il sesso non è così raro. Si dice spesso che il sesso fa bene alla salute. Migliora la circolazione, agevola il corretto funzionamento del sistema immunitario, comporta un minor rischio di cancro alla prostata e ci libera dallo stress. Ma non sempre è così. Alcune persone rivelano sentimenti di agitazione, irritabilità e profonda tristezza dopo un rapporto consensuale. E non per forza a causa di una défaillance o di un coito insoddisfacente. Anche se l’incontro è stato piacevole, può comunque insorgere un fenomeno chiamato disforia post-coitale.
La PCD, che nei Paesi anglofoni chiamano blues after sex, può comportare pianti, stati depressivi e dispiaceri che possono avere gravi conseguenze sulla psiche del soggetto colpito e sulla coppia. Non ci sono molti studi sul problema. Ma qualche ricercatore si è comunque mosso per analizzare meglio il fenomeno.
Nel 2016, sulla rivista Sexual Medicine è comparso un articolo sull’argomento. La ricerca si basava su un’analisi rivolta a un gruppo di duecentotrenta studentesse australiane di età superiore ai diciotto anni. I dati dello studio furono raccolti utilizzando un questionario online. Ed ecco i risultati. Sulle duecentotrenta ragazze, più del 45% dichiarava di aver già sofferto di disfasia post-coitale in passato. Il 5% ammetteva di aver affrontato una PCD nell’ultimo mese. E il 2% dichiarava di soffrirne sempre o comunque la maggior parte delle volte.
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Sul Journal of Sex & Marital Therapy nel 2018 è comparso un altro interessante studio sulla disforia post-coitale dedicato però agli uomini. Il questionario coinvolgeva più di mille soggetti. Ebbene, il 41% dei partecipanti alla ricerca affermava di aver riportato almeno un episodio di disforia post-coitale in passato. Il 20% ammetteva di averlo sperimentato recentemente. Il 4%, invece, rivelava che la PCD era un problema fisso e insormontabile.
Secondo lo stesso studio, si può evincere che il fenomeno PCD tra i maschi è associato a un disagio psicologico, ad abusi sessuali subiti durante l’infanzia e a diverse disfunzioni sessuali.
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Alcuni studiosi credono che il fenomeno possa essere legato a un brusco calo dell’attività dell’amigdala (ossia l’area del cervello che si occupa di elaborare stimoli come la paura) dopo il coito. Se fosse così, ci potrebbe dunque essere una soluzione terapeutica. Potremmo risolvere questa tristezza con l’assunzione di Fluoxetina, un antidepressivo.
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