Nel Lazio c’è un bosco pieno di mistero, un bosco dove vivono entità mostruose. È chiamato Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, ed è un posto intriso di segreti dove strane statue convivono con la natura tutto intorno.
Nel parco sono presenti 37 figure strane: sculture, fontane, obelischi che attraggono visitatori proprio per il mistero che le contraddistingue. In 3 ettari di bosco l’architetto Pirro Ligorio, a metà del 1500, progettò questo parco in base a principi legati all’esoterismo e su commissione del nobile Pierfrancesco Orsini.
Il principe voleva venisse creato un posto unico nel suo genere, dove l’architettura e la natura potessero fondersi armonicamente insieme in modo eccentrico. Il Parco dei Mostri, infatti, è un posto bizzarro, dove figure enigmatiche e misteriose la fanno da padrona. Tra questo possiamo trovare:
Tutte sculture scolpite in pietra che non sembrano avere nessuna coerenza né per il tema né per le proporzioni. Il parco rimase abbandonato per oltre 300 anni dopo la morte del principe, fu solo a metà del 900 che venne riscoperto. La famiglia Severi Bettini si fece carico del ripristino del luogo, riscoprendo le sculture rimaste nascoste dalla natura nel corso degli anni.
Nonostante le cure di ripristino, il Parco dei Mostri nasconde ancora tanti misteri. Gli studiosi, nel tempo, hanno cercato di dare un significato a quel labirinto di sculture molto diverse fra di loro. Sono state date diverse interpretazioni:
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Il Parco dei Mostri si trova a Bomarzo, un comune in provincia di Viterbo, e attira ogni anno molti turisti incuriositi dalle sue sculture e dal loro significato. Queste sono fatte di basalto e si fondono perfettamente con il bosco di conifere che le circonda. Solo alcune sono state restaurate, nel XX secolo, mentre altre sono degradate ed erose dal tempo, non si riescono a leggere nemmeno più le loro iscrizioni.
La scultura più conosciuta è quella dell’orco, rappresentato con una grande bocca spalancata contenente una sala con panche. All’ingresso era incisa la frase lasciate ogni pensiero voi ch’entrate che non si può più vedere perché erosa dal tempo. Il riferimento, ovviamente, è a Dante e al suo Inferno. Le altre sculture presenti nel parco raffigurano soprattutto mostri e animali mitologici. Tra questi si possono trovare:
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Il Parco dei Mostri, oltre ai turisti, ha attirato anche molti intellettuali e artisti dei tempi passati. I due più importanti sono stati Salvador Dalì e Johann Wolfgang von Goethe.
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