Provare piacere fisico a livello sessuale sembra essere possibile anche dopo la morte. Lo afferma una famosa scrittrice e divulgatrice scientifica Mary Roach che, nel suo ultimo saggio, analizza la questione dell’orgasmo sotto vari punti di vista. Vediamo quali.
Un orgasmo… mortale
Mary Roach scrittrice e divulgatrice scientifica prova a rispondere al quesito sul fatto che un corpo morto riesca a provare ancora piacere sessuale. Laureata in psicologia presso l’Università Wesleyan, ha sviluppato le sue ricerche realizzando dei veri e propri saggi divulgativi. Il primo si intitola Stecchiti e tratta di tutto quello che accade a un corpo dopo il decesso. Il secondo saggio è Spettri che descrive i rapporti che i vivi tentano di instaurare con le anime dei trapassati.
Il terzo libro, dal titolo Godere, tratta la sessualità umana. Qui la Roach descrive anche un’esperienza sessuale con il marito, un amplesso fatto a scopo scientifico nell’ambito di una ecografia quadrimensionale. Praticamente, i due hanno fatto l’amore davanti ad altre persone che stavano monitorando i movimenti dei loro genitali!
Dove risiede l’orgasmo?
Secondo la Roach, il quartier generale dell’orgasmo risiede lungo il nervo spinale. Se la zona viene stimolata con un elettrodo si innescherà un orgasmo. Questa stimolazione può creare dei riflessi spinali anche nelle persone morte, almeno cerebralmente. Stiamo parlando di chi viene tenuto in vita con un respiratore, in modo che i suoi organi rimangano ossigenati per un eventuale trapianto.
Il riflesso che si può verificare si chiama Riflesso di Lazzaro, e riguarda la spontanea riattivazione del sistema cardiocircolatorio, dopo il fallimento della rianimazione cardiopolmonare. Il nome deriva da Lazzaro Betania che, secondo quanto narrato nel Nuovo Testamento, sarebbe stato resuscitato da Gesù.
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Gli argomenti del saggio godere
Mary Roach è una delle giornaliste scientifiche più simpatiche di San Francisco, una grande osservatrice e sperimentatrice che ama confrontarsi con tutti. Si muove per il mondo con impertinenza e rigore, trasmettendo la sua innata leggerezza. Ci sono molti aneddoti su quello che ha fatto per scrivere questo saggio.
- E’ andata al Centre for Sex & Culture di Frisco (diminutivo di San Francisco n.d.r.) dove le sono state mostrate le sex machines più improbabili.
- Ha raggiunto Taiwan per parlare con un medico specializzato nell’allungamento del pene.
- Ha trovato gli studi della pronipote di Napoleone sull’orgasmo femminile.
- Si è confrontata con studiosi israeliani sull’onanismo dei feti.
- Ha studiato le campagne ottocentesche contro la masturbazione.
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Mary è una ricercatrice molto autorevole, cita fonti dirette ed è una che si mette in gioco in prima persona. Le ricerche presenti nel libro Godere citano casi in cui i volontari non si sono fatti alcun problema nel masturbarsi o copulare davanti a medici, che li osservavano come fossero molecole al microscopio.