Vi siete mai chiesti perché le statuette degli Academy Award si chiamano proprio Oscar? Il motivo è abbastanza oscuro. Esistono varie storie che tentano di giustificare questa tradizione. Qualcuna di esse sembra un po’ troppo cervellotica. Le altre hanno davvero poco a che fare con il cinema.
Da dove viene fuori il nome Oscar dei premi cinematografici?
Tutti conoscono le famosissime statuette d’oro consegnate ad attori e registi per le premiazioni durante il galà più importante del cinema americano. La forma, oramai iconica, del premio è quella di un cavaliere a riposo, con le mani appoggiate intorno all’elsa della spada. Il nome di questo premio, invece, è un elemento inconfondibile che rimanda immediatamente a un trionfo: la massima riconoscenza in ambito cinematografico. Il Premio Oscar viene assegnato oramai da quasi cento anni. La cerimonia è attesissima, da appassionati e non. E ogni anno l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences conferisce gli agognati Academy Awards secondo logiche ben precise.
La bibliotecaria, lo scrittore e l’attrice
Ma chi è Oscar? Il nome è in realtà un soprannome, visto che la didascalia ufficiale della statuetta è Academy Award. A Hollywood, circolano diverse storie. Dunque, dietro questa tradizione sembra esserci un mistero ancora aperto. La storia più accreditata parla di una bibliotecaria dell’Academy. Poi c’è la versione con un giornalista come protagonista. Infine, viene scomodato il nome di una star del cinema. Storicamente ne sappiamo poco. L’unica cosa certa è che il soprannome fu adottato già nel 1939. Secondo la prima leggenda, lo zio della bibliotecaria Margaret Herrick si chiamava Oscar. Così, dopo aver visto per la prima volta la statuetta di bronzo e oro prodotta dallo scultore George Stanley (raffigurante un crociato delle arti armato di spada), la bibliotecaria avrebbe gridato che le pareva proprio uguale allo zio Oscar! E da qui il nome…
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Secondo la seconda storia, a dar risalto a questo nomignolo fu uno scrittore di Los Angeles: Sidney Skolsky. Qualche anno dopo aver scritto un articolo sul premio, Sidney affermò di aver inventato il soprannome per gioco. Quel suo articolo, tuttavia, oggi è andato perduto. Infine, si vocifera anche che c’entri qualcosa l’attrice Bette Davis. Dopo aver vinto il premio, osservando il sedere nudo del crociato, l’attrice avrebbe commentato che le ricordava quello del marito, il cui secondo nome era proprio Oscar…
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Quale delle tre storie vi convince di più? La più amata e ripetuta a Hollywood è quella dello zio… Che, in effetti, è anche la più simpatica.