Nella città di Salerno si parla ancora con timore di Pietro Barliario, un medico e un alchimista nato nel 1055 e famoso per la sua attività di mago e per i suoi prodigi inquietanti. Ma questo mago è davvero esistito?
La leggenda di Pietro Barliario, il mago di Salerno
La storiografia dispone di scarse notizie certe sulla vita di Pietro Barliario. Ma i documenti attestano un celebre medico della scuola medica salernitana con questo nome. Nei secoli si sono diffuse molte leggende sul personaggio. Si racconta che fosse un potentissimo necromante, nato da famiglia agiata ma non ricca, coltissimo e capace di leggere le scritture antiche e quelle arabe. In breve tempo divenne il medico più importante della scuola.
Secondo la leggenda divenne anche un potente mago, grazie a un patto col diavolo. Come stregone riusciva a far innamorare di sé le donne più belle grazie a dei filtri magici. Fu anche in grado di mutare l’acqua in vino e di far spuntare le corna sulla testa dei suoi nemici. In più, costruì, in una sola notte di tempesta, con l’aiuto di alcuni demoni, l’acquedotto medioevale di Salerno. Come mai i salenitani credettero che l’acquedotto fosse stato edificato da Pietro? Nel Medioevo, quest’opera imponente, posta su un dirupo, pareva una costruzione impossibile da realizzare. Per cui la fantasia popolare ne attribuì la creazione a uno stregone. Infatti, per secoli i salernitani si sono rifiutati di passare di notte sotto gli archi dell’acquedotto, spaventati dalla possibilità di incrociare degli spiriti maligni. Ancora oggi queste strutture sono conosciute come ponti del diavolo.
Il patto col diavolo
Secondo la leggenda, Barliaro fu un mago malvagio per molti anni, per via della sua arroganza e delle sue crudeli pratiche stregonesche. Poi un giorno fu tradito dal diavolo, che pretendeva da Pietro attività ancora più maligne, in virtù del patto che avevano stretto. Mentre il mago era assente, il demonio fece morire i suoi due adorati nipoti, dopo averli esposti ad alcune sostanze tossiche presenti nel laboratorio di Pietro.
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Il dolore per Pietro fu immenso. E si crede che il medico impazzì. Pare che per mettere fine al suo tormento, si trascinò fino alla vicina chiesa di San Benedetto, dove si gettò ai piedi del crocifisso dipinto che era sull’altare. Pregò per tre giorni e tre notti, chiedendo il perdono per i propri peccati. E, all’alba del terzo giorno, il volto del crocifisso alzò la testa e aprì gli occhi, in segno di perdono. Da quel momento in poi, Pietro cambiò vita: si fece monaco benedettino.
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Il miracolo di Barliario ha attirato nei secoli moltissimi pellegrini a Salerno. Tutti volevano vedere l’immagine miracolosa di Cristo.