Rinunciare ad alcuni tipi di cibo è possibile? Sicuramente sì, affermano gli esperti, soprattutto se vogliamo salvare il pianeta. L’impatto ambientale di alcuni elementi di cui ci nutriamo, infatti, è molto alto, quindi eliminarli dalla nostra dieta sembra essere l’unica soluzione perseguibile per salvare la Terra.
La Terra troverebbe beneficio dall’eliminazione di alcuni cibi dalla nostra dieta, ne sono sicuri i ricercatori americani che hanno pubblicato uno studio a riguardo sull’American Journal of Clinical Nutrition. Il cibo con maggiore impatto ambientale, infatti, andrebbe sostituito con elementi equivalenti ma meno impattanti. Questo sarebbe davvero un giovamento per il nostro pianeta.
Questo studio si basa sulle abitudini alimentari degli americani, quindi non può essere applicato ad altre zone con tradizioni culinarie differenti. La ricerca è geograficamente connotata e analizza una vasta gamma di cibi, confrontandola con quello che in America si mangia più spesso. Una delle domande dell’esperimento fatto dal team di ricerca, riguardava il cibo al quale le persone avrebbero rinunciato più facilmente tra quelli consumati regolarmente.
Un alimento che negli Stati Uniti viene consumato regolarmente e che ha un impatto alto a livello ambientale è la carne di manzo. Il 20% delle persone intervistate hanno dichiarato di consumarne una porzione al giorno.
Donald Rose, studioso alla Tulane University di New Orleans, ha calcolato cosa succederebbe se gli americani sostituissero questa dose giornaliera di manzo con una di tacchino, meno impattante dal punto di vista ambientale. I risultati sono stati sorprendenti, e i dati mostrano che:
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Ma con che cosa si potrebbero sostituire i cibi ad alto impatto ambientale? I ricercatori americani ne consigliano alcuni, tra cui sicuramente il tacchino e i gamberi. Lo studio dimostra che certi cibi sono utili per ridurre le emissioni della filiera e per diminuire il consumo di acqua, anche se è ancora difficile poter convincere milioni di persone a cambiare le proprie abitudini alimentari in favore dell’ambiente.
Alcuni esempi: sostituire i gamberi con il merluzzo ridurrebbe le emissioni del 34%, mentre per diminuire il consumo di acqua sarebbe utile sostituire gli asparagi con i piselli. Questo causerebbe un calo del consumo idrico del 48%
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I ricercatori sono consapevoli del fatto che far modificare la dieta delle persone sia difficile, anche perché questo comporterebbe danni economici per molte aziende. Il consiglio che viene dato è quello dei piccoli gesti quotidiani. Un minimo cambiamento ogni giorno può fare la differenza nel lungo periodo, e questo non deve essere né sottovalutato né ridicolizzato. Ne va della vita del nostro pianeta!
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