Navigare sul web negli anni ’90, per chi ne ha memoria, significa ripensare a un’esperienza affascinante, avvincente e anche un po’ snervante. Internet era aperto a tutti e concedeva di tutto, senza limiti, senza regole… Ma le ricerche erano lente. E per caricare una foto ci voleva un’eternità.
Internet negli anni ’90
L’ingegnere biomedico Gough Liu, forse preso dalla nostalgia dei bei tempi andati, ha realizzato una dimostrazione video per rievocare quella che era l’esperienza di navigazione su internet negli anni ’90. Si è impegnato per simulare la resa grafica, i tempi di download, le precise prestazioni dell’hardware, la velocità della rete, i suoni. Tutto!
Del rumore del modem ai segnali di Windows, dalle immagini pixelate alla grafica dei siti. Liu ha riportato indietro le lancette del tempo per riportarci alla golden era di internet: metà anni ’90. Il web, all’epoca, veniva fuori dalla sua fase pioneristica e diventava un fenomeno globale. Tutti, in casa, avevano un 486 o i primi Pentium, a 100 MHz. La rete era a 56k o al massimo a 64k. E per navigare bisognava armarsi di molta, molta pazienza. Le connessioni cadevano di continuo. Il pc si impallava, e internet costava un botto. Per questo gli si dedicavano pochi minuti al giorno. Ma ogni minuto era speciale: una scoperta, una conquista.
L’esperimento vintage
Per ricreare questa esperienza Liu ha utilizzato il suo vecchio computer con il processore Pentium 133 MHz non MMX dotato di 32 MB di RAM con Windows 98SE. Sapendo di star agendo su una base già troppo “aggiornata”, ha cercando di replicare le condizioni di navigazione di metà anni ’90 con dei piccoli accorgimenti sulle prestazioni. Dunque, ha registrato una sessione di connessione, per riportarci indietro nel tempo. Ai gloriosi anni di MSN. Quando non esisteva ancora Facebook e nemmeno YouTube. Non c’erano nemmeno troppi riferimenti e link per muoversi da un sito all’altro. E i motori di ricerca in voga erano Lycos, AltaVista e Yahoo! (Google è nato solo nel 1998).
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E fa anche molta tenerezza vedere come Liu abbia configurato il suo vecchio pc: hard disk Fujitsu da 2,6 GB, un’unità floppy da 3,5 pollici Sony e un modem da 65k. La difficoltà principale dell’esperimento sta nel fatto che con una simile configurazione non è più possibile visitare direttamente la maggior parte dei siti web contemporanei. Questo perché le modifiche ai protocolli https impediscono la navigazione con hardware e software così obsoleti. Per questo motivo il nostro Liu ha usato un miniProxy, che si collega al sito in https, scarica il contenuto e lo rimanda al vecchio computer con tutti i collegamenti rielaborati.
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Curiosi di vedere com’era internet trent’anni fa? Ecco il video dell’ingegnere… Mi raccomando, non vi commuovete troppo!