Se la Terra dovesse un giorno risultare inospitale o inadatta alla nostra sopravvivenza, dove andrebbe l’uomo? Gli scienziati hanno già isolato alcune mete, più o meno conosciute, in cui la vita umana potrebbe andare avanti. Esistono infatti pianeti ed esopianeti ideali per la vita umana… Ecco qualche esempio!
Pianeti ideali per la vita umana: la funzione ESI
Gli scienziati hanno creato una formula chiamata l’ESI, ovvero l’Earth Similarity Index, che in italiano traduciamo come Indice di similarità terrestre. Con questa formula siamo in grado di capire quanto un pianeta sia fisicamente simile alla Terra. La scala varia da un valore minimo di 0 fino a un massimo di 1, che è anche il valore associato alla Terra. Prima veniva utilizzato solo per pianeti, ma oggi gli astronomi lo utilizzano anche per i satelliti naturali e dei grossi asteroidi. L’ESI tiene conto del raggio di un corpo, della densità, della velocità di fuga e della temperatura. E, nel caso siano dati certi, anche dell’influenzata dall’irradiazione, dall’effetto serra e della presenza d’acqua.
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Nel giugno del 2019, il telescopio di nuova generazione CARMENES situato all’Osservatorio di Calar Alto in Andalusia ha scoperto Teegarden b. Si tratta di un esopianeta orbitante nella cosiddetta zona abitabile della stella di Teegarden, una nana rossa di classe M distante circa 12,5 anni luce dal sistema solare. In termini scientifici, Teegarden b si colloca come l’esopianeta più simile alla Terra, con un ESI di 0,95. Su questo esopianeta fa un po’ più caldo della Terra, ma non c’è effetto serra…
Altri esopianeti abitabili
Se Teegarden b ci pare troppo lontano, potremmo optare per Proxima Centauri b. Questo pianeta extrasolare orbita intorno alla stella Proxima Centauri, ed è lontano dalla Terra 4,224 anni luce. Sembra abbastanza abitabile: è possibile che le condizioni climatiche permettano l’esistenza di acqua liquida sul pianeta. Tuttavia, essendo soggetta all’influenza di una nana rossa, anche la superficie di questo pianeta potrebbe essere un po’ freddina.
Se possiamo permetterci un viaggio un po’ più lungo, forse è meglio spostarci fino a TRAPPIST-1 d. In passato vi abbiamo già parlato di questo esopianeta, che orbita intorno a una fredda nana rossa situata a circa 40 anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione dell’Aquario. Forse su questo pianeta non c’è acqua in superficie, ma potrebbe nascondersi sotto la crosta.
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Un’altra opzione è Gliese 1061 d. Questo è un pianeta extrasolare in orbita attorno alla stella Gliese 1061, a 12 anni luce dal sistema solare. La sua scoperta risale al 2019 assieme ad altri due pianeti con il metodo della velocità radiale, attraverso lo strumento HARPS dell’ESO. Gli astronomi la considerano una Superterra, ovvero un pianeta molto simile al nostro ma con una massa maggiore. Il suo ESI è pari a 0,80. Qui la vita umana potrebbe essere abbastanza gradevole… Il problema è arrivarci!