La nostra Via Lattea riesce a inglobare pezzi di altre galassie e ammassi stellari. Come? Frantumandone i resti e ingoiandoli nella propria orbita. Lo sappiamo grazie agli studi compiuti dall’Università di Toronto sulle proprietà orbitali e chimiche di una dozzina di flussi stellari della nostra galassia.
Un team di astronomi, guidati dal professor Ting Li dell’Università di Toronto, ha analizzato il comportamento di dodici flussi stellari nell’alone della Via Lattea. Questi dati vengono dalle osservazioni raccolte con l’Anglo-Australian Telescope (AAT), un telescopio ottico di quattro installato in Australia, e dalla missione spaziale europea GAIA. Che dati sono? In generale si tratta di misurazioni accurate delle posizioni e dei movimenti delle stelle. Riferimenti fondamentali per identificare i flussi stellari e capire come si muovono.
Ma che cos’è un flusso stellare? In poche parole è una deriva visibile, una scia, che si crea quando le stelle di una galassia vengono fagocitate da una nuova galassia. Anche la nostra Via Lattea ingloba stelle di altre galassie. E gli astronomi possono conoscere questo fenomeno analizzando appunto i movimenti dei flussi stellari, ossia quei filamenti di detriti che si propagano nello Spazio dopo che l’assorbimento è iniziato.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Sagittarius A* | Nuove immagini dal centro della Via Lattea
In verità, fino a oggi, la scienza ha identificato con certezza soltanto una dozzina di flussi stellari. Il fenomeno è infatti poco analizzabile. Perché avviene su scala galattica, e poi perché i flussi possono essere troppo distanti o troppo deboli per poter essere captati.
Il professor Ting Li ha dato vita a un programma chiamato Southern Stellar Stream Spectroscopic Survey (S5) proprio per misurare le proprietà dei flussi stellari. Si è concentrato sui resti frantumati di piccole galassie e ammassi stellari che vengono fatti a pezzi dalla nostra Via Lattea fino a diventarne parte integrante.
Utilizzando lo spostamento della luce Doppler, cioè la stessa proprietà utilizzata dai cannoni radar per catturare i guidatori in corsa, Li ha scoperto la velocità delle singole stelle e dei loro flussi stellari.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Intelligenza artificiale scopre corpo celeste che oscura la sua stella: TIC 400799224
Perché è così importante studiare questi flussi? Perché la comprensione di questi fenomeni ci permette di capire meglio in che modo agisce la materia oscura. Secondo gli astronomi, infatti, è la materia oscura il collante che struttura le orbite di una galassia. In più, attraverso questi movimenti stellari possiamo conoscere da più vicino la storia della nostra galassia. La Via Lattea, in effetti, è una vera e propria galassia cannibale: si nutre di altri sistemi stellari, ingloba ammassi di astri, pianeti e materia… Le proprietà dei flussi stellari, quindi, rivelano la presenza della materia oscura invisibile, che è massicciamente presente anche nella Via Lattea.
Dopo molteplici indiscrezioni, Francesco Paolantoni rompe il silenzio riguardo il suo addio a Ballando con…
Come fa Amazon a tutelarsi in caso di reso truffaldino? E che cosa rischia chi…
Un gruppo di scienziati ha scoperto qual è il vero motivo per cui tante persone…
Ecco quali sono i reati che costituiscono vere e proprie "macchie" sulla fedina penale. Le…
Emma Marrone non è riuscita a nascondere l'emozione dopo l'evento e ha confidato ai follower…
Secondo le anticipazioni turche, nelle prossime puntate di Endless Love, Emir metterà in atto un…