Un dubbio assale gli scienziati di mezzo mondo. I campi elettrici possono far crescere meglio le piante? Se così fosse, potremmo aumentare la resa della colture e aiutare i territori in carestia o difficoltà produttiva. Ma siamo sicuri che sia possibile?
C’è molto fermento intorno a uno studio che ha cercato di dimostrare come i campi elettrici possano aiutare lo sviluppo e la crescita delle piante in colture comuni. Lo studio in questione suggerisce che basterebbe un piccolo dispositivo alimentato da vento e pioggia per aumentare la resa delle colture. Molti ricercatori, attratti da queste tesi, hanno studiato la questione. E, alla fine, hanno messo in dubbio i risultati.
Torniamo un attimo al tanto chiacchierato studio. La questione è nata in Cina, nel 2019. Lì, alcuni ricercatori avevano ripreso un’idea parecchio vecchia: quella del fisico finlandese Karl Selim Lemström, che a fine Ottocento introdusse il concetto dell’elettrocultura. Attraverso degli esperimenti, i ricercatori cinesi hanno affermato di aver dimostrato la funzionalità di questo approccio. Come? Attraverso un campo elettrico ad alta tensione generato utilizzando il vento e la pioggia, gli scienziati dicono di aver aumentato la resa delle colture.
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Per lunghi mesi i cinesi hanno esposto piselli, lattughe e cetrioli a dei potenti campi elettrici, nel tentativo di farli crescere più velocemente. E secondo i loro risultati, tutti gli esperimenti sarebbero stati vincenti.
Tanti altri scienziati affermano che i risultati cinesi dovrebbero essere trattati con cautela. L’efficacia dell’utilizzo dei campi elettrici per stimolare la crescita delle colture non è provabile. Dunque la strategia nota come elettrocoltura non può essere accettata come una nuova scienza. Gli esperimenti, in pratica, sono ancora pochi. Sappiamo che l’elettrocolutra è stata testata in Europa, Stati Uniti e Cina. Ma per la comunità scientifica non basta. Sono necessari altri dati…
Tempo fa Jianjun Luo dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino e i suoi colleghi avevano coltivato due specie di piselli in una serra. La prima specie era stata esposta a un campo elettrico. La seconda no. Questo campo elettrico proveniva da un piccolo dispositivo: un nanogeneratore triboelettrico, che sfrutta il potere del vento e della pioggia. E secondo Luo, i piselli sottoposti a campo elettrico sarebbero cresciuti prima e di più. Quanto di più? Almeno del 25%.
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Alcuni biologi sono convinti che il risultato non c’entri nulla con il campo elettrico. Insomma, l’aumento di crescita potrebbe derivare da altri fattori non considerati. In realtà sappiamo che l’elettrocoltura è già stata molto criticata negli anni passati. Nel 2018 furono prodotti studi che poi si sono rivelati falsi sul potere dei campi elettrici sulla germinazione dei semi. Quindi gli scienziati non vogliono illudersi di nuovo.
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