Elohim, divinità o alieni? Chi ha dimestichezza con le teorie ufologiche o con le interpretazioni alternative dei testi sacri, conosce bene il problema esegetico legato a queste figure. Come tradurre questo termine? Per gli interpreti ortodossi, la parola elohim si riferisce a Dio. E in casi speciali, come attributo, a divinità minori… Secondo altri studiosi, invece, gli elohim sarebbero individui di provenienza sconosciuta e non identificata. Esseri potentissimi ma dotati di tecnologie simili alle nostre. Quindi Yahweh, Chemosh, Baal e Astarte sarebbero tutti membri di una grande famiglia di elohim, con a capo Elyon…
Per la tradizione ebraica, ci sono pochi dubbi: elohim è il titolo del Dio di Israele. Così, infatti, viene chiamato l’Onnipotente nell’Antico Testamento. Ma bisogna notare che, grammaticalmente, il termine è plurale. Come mai allora si riferisce a una sola entità? I rabbini rispondono che Dio incarna in sé più caratteristiche, e per questo il suo attributo è plurale. Ma sempre nella Bibbia questo termine è riferito anche ad altre divinità, come Baal, Moloch, Chemosh e Kos…
Secondo Rudolf Steiner, un filosofo del Novecento, gli elohim possono essere interpretati come degli spiriti che inviano la loro luce sulla terra. E, in questo senso, anche Cristo sarebbe un elohim. Studiosi come Zecharia Sitchin e Mauro Biglino propongono invece da anni una lettura letterale della Bibbia e un’interpretazione degli elohim come creature venute da un altrove. Alieni? Sembra proprio che Biglino intenda questo in molte sue pubblicazioni.
Esistono forme religiose diffuse in tutto il mondo convinte che questi elohim siano appunto extraterrestri da adorare e venerare, in quanto creatori della vita sulla Terra. Il movimento ufficiale che sostiene questa credenza si chiama raeliano. Secondo questi signori, gli elohim ritorneranno sulla Terra intono al 2035, nel momento in cui i potenti si decideranno a costruire un’ambasciata per ospitarli.
Il movimento raeliano è stato fondato nel 1973 da un certo Claude Vorilhon, detto Rael. Il nostro Claude sostiene di essere stato contattato da un rappresentante di una civiltà extraterrestre. Da un elohim, appunto. Dove? Nel cratere di un vulcano spento, in Francia. Questo elohim gli avrebbe spiegato che la Bibbia contiene un mucchio di frottole e che è stata nei secoli mal interpretata. Dio non sarebbe altro che un elohim un po’ spaccone. Per questo, Rael, ossia il nostro Claude, avrebbe ora avuto il compito di rimettere le cose in ordine. In che modo? Fondando il movimento raeliano.
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Oggi questo movimento è molto diffuso in tutto il mondo. Ha adepti in Francia, USA, Canada e anche in Italia. Secondo il raelismo la Terra è nata grazie a un fenomeno di panspermia concertato da una civiltà extraterrestre. Poi, 25000 anni fa un elohim di nome Yahweh venne sulla Terra all’interno di un vascello spaziale e atterrò in un vulcano in Francia, e dà lì cominciò a plasmare il mondo e a farsi adorare come dio.
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Ma gli umani fraintesero il messaggio di questi alieni, e per questo furono mandati altri quaranta messaggeri sulla Terra: Mosè, Elia, Ezechiele, Buddha, Giovanni Battista, Gesù, Maometto, Lao Tsu, Socrate, Zoroastro, eccetera eccetera. Gli uomini non hanno capito nessuno di questi. Ed ecco perché si è dovuto scomodare Claude, con la sua rivelazione del 1973…
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