Può il Covid danneggiare il cuore? La risposta sembrerebbe essere affermativa, nonostante questa malattia sia principalmente di tipo respiratorio e polmonare.
I primi rapporti provenienti dalla Cina e dall’Italia, due aree in cui COVID-19 ha preso piede all’inizio della pandemia, mostrano che un paziente su cinque con la malattia riporta danni cardiaci. L’insufficienza cardiaca è stata, infatti, la causa della morte in pazienti COVID-19, anche in quelli senza gravi problemi respiratori.
In che modo una malattia respiratoria come COVID-19 può danneggiare il cuore? La dott.ssa Erin Michos, cardiologa preventiva della Johns Hopkins Medicine a Baltimora, spiega che le cellule del polmone e del cuore sono entrambe coperte da molecole proteiche chiamate enzima di conversione dell’angiotensina 2 o ACE-2.
La proteina ACE-2 è la porta che il nuovo coronavirus utilizza per entrare nelle cellule e moltiplicarsi. Normalmente svolge un ruolo favorevole nella protezione dei tessuti essendo anti-infiammatorio. Ma se il nuovo coronavirus in qualche modo disabilita quelle molecole, queste cellule potrebbero essere lasciate non protette quando il sistema immunitario entra in azione.
La risposta è sì! La dottoressa Michos afferma che le persone con COVID-19 possono avere sintomi simili a quelli di un infarto, tra cui dolore toracico, mancanza di respiro e cambiamenti sul loro ecocardiogramma (ecografia del cuore) o ECG.
I sintomi della miocardite possono anche imitare quelli di un attacco di cuore. Inoltre, Michos afferma che le infezioni virali come COVID-19 possono causare la formazione di coaguli di sangue molto piccoli, che possono bloccare piccoli vasi sanguigni e causare dolore. Osserva che prima della pandemia di coronavirus, i pazienti con questi segni e sintomi potevano andare direttamente al laboratorio di cateterizzazione per il trattamento.
Ma ora, i medici del pronto soccorso e i cardiologi devono prima considerare questi imitatori COVID-19 ed eseguire test aggiuntivi come gli ECG. L’esecuzione di un cateterismo cardiaco su un paziente con sintomi causati esclusivamente da COVID-19 non affronta il problema sottostante, e mette a rischio sia il paziente che gli operatori sanitari.
Tuttavia, sottolinea Michos, anche durante la pandemia, possono ancora verificarsi veri attacchi di cuore e i pazienti con segni e sintomi di infarto dovrebbero comunque cercare cure mediche urgenti e non gestire questi sintomi a casa. C’è una crescente preoccupazione che le persone stiano ritardando la ricezione di cure tempestive per gli attacchi di cuore, a causa della paura di contrarre COVID-19 in ospedale.
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I sintomi ricorrenti causati dal Covid-19 che possono riguardare problemi cardiaci sono essenzialmente di tre tipi:
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