Cosa sta succedendo su Marte? Anche il lander InSight si è fermato. Dopo i problemi riscontrati dai due rover Curiosity e Perseverance e i vari intoppi subiti dall’elicottero Ingenuity, Marte ha giocato un brutto scherzo al lander InSight. La sonda è infatti entrata in safe mode.
Si ferma il lander InSight
InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è giunto sul pianeta rosso a novembre del 2018. Il suo obiettivo è quello di studiare il sottosuolo marziano, il flusso termico interno al pianeta e l’attività sismica. La NASA ha però comunicato che dal 7 gennaio il lander è entrato in safe mode. In pratica, la sonda ha disattivato tutta la strumentazione scientifica non necessaria al suo funzionamento di base. Per quale motivo? Secondo i ricercatori, InSight è stato bloccato dall’avvicinarsi di una massiccia tempesta di polvere. Questa polvere gli ha negato la possibilità di approvvigionarsi di energia. I pannelli solari della sonda, infatti, sono in grado di produrre elettricità dalla luce. Ma senza luce, non c’è attività.
InSight, come molti altri apparecchi spaziali, è alimentato da pannelli solari molto delicati. Due bande circolari, che negli anni hanno più volte diminuito la loro efficacia per via della polvere depositatasi sulla loro superficie. Questa polvere che ricopre i pannelli riesce in definitiva a oscurare le lastre e a interrompere la trasformazione energetica. E ora la tempesta di polvere ha aggravato di molto la situazione.
La tempesta marziana
La tempesta di polvere è dannosa per più motivi. Da un lato, contribuisce a depositare residui di sabbia sui pannelli solari. Dall’altro, oscura il Sole per parecchi giorni. Il lander, in realtà, dispone di batterie, ma nel caso specifico le ricariche sono già state messe a dura prova dalla diminuzione di rendimento dei pannelli. Secondo la NASA, dunque, le batterie della sonda resteranno attive ancora per poco. Nel malaugurato caso di un abuso di energia, rimarrebbero inutilizzabili per parecchio tempo. Una settimana o più.
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Gli ingegneri del JPL, che hanno stabilito un contatto con InSight il 10 gennaio, hanno capito che il lander dispone di pochissima energia. Eppure si sono accorti pure che la sonda, fortunatamente, non ha ancora iniziato ad attingere alle batterie.
Se le batterie si dovessero scaricare del tutto, il lander si spegnerebbe senza opportunità di rimessa in moto. Questo il problema più grosso. Capita, purtroppo. La stessa cosa, per esempio, è successa al rover Opportunity nel 2018.
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Ecco perché i responsabili della sonda ricevono costantemente informazioni sull’andamento della tempesta. In ciò si affidano ai report dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter. Questa apparecchiatura, grazie allo strumento Mars Color Imager (MARCI), crea delle mappe giornaliere dell’intero pianeta, fornite a tutti i team delle missioni robotiche sulla superficie. E da queste mappe è emerso che la tempesta è già in fase di attenuazione.