La Terra è l’unico pianeta che conosciamo finora ad ospitare la vita, ma potrebbe non essere il posto migliore per viverci! Questo secondo un recente studio che parla di pianeti superhabibili!
La Terra è il miglior pianeta per la vita?
Gli scienziati stanno cercando altri pianeti al di fuori del nostro sistema solare, chiamati esopianeti, che potrebbero ospitare la vita, pianeti molto simili alla Terra. Ma è giusto cercare qualcosa di identico a quello che già abbiamo? Secondo Dirk Schulze-Makuch, professore di astrobiologia e abitabilità planetaria alla Washington State University, non sarebbe così perché:
“Siamo così concentrati sulla ricerca di un’immagine speculare della Terra, che potremmo trascurare un pianeta che è ancora più adatto alla vita con caratteristiche diverse dal nostro“.
Nel nuovo studio, Schulze-Makuch e i suoi coautori hanno identificato 24 candidati esopianeti. Sono tutti a più di 100 anni luce di distanza, e potrebbero essere i contendenti più papabili come pianeti con condizioni più adatte alla vita rispetto alla Terra. Un pianeta superhabitabile viene definito come un qualsiasi pianeta che:
- Ha più massa e più biodiversità della Terra.
- Ha più anni del nostro pianeta.
- E’ più grande.
- Ha maggior calore.
- Ha maggiore umidità.
La terra era più abitabile in passato?
Anche l’abitabilità del nostro pianeta è cambiata nel corso della nostra storia naturale. Ad esempio, la Terra, nel periodo carbonifero con tutte le paludi e la foresta pluviale (che ha prodotto la maggior parte del nostro attuale gas e petrolio), era probabilmente più abitabile.
Un fattore di superhabitabilità potrebbe effettivamente essere il tipo di stella attorno alla quale orbitano i pianeti. I ricercatori identificano una stella nana K come la più ideale. Queste stelle hanno una durata di vita più lunga del nostro sole, quindi l’esistenza potrebbe potenzialmente persistere e prosperare sui pianeti in orbita intorno a loro.
Le stelle nane K sono più fredde, meno massicce e persino meno luminose del nostro sole, ma possono persistere per 20-70 miliardi di anni. I pianeti in orbita attorno a queste stelle sarebbero più vecchi e consentirebbero alla vita di raggiungere la complessità che abbiamo sulla Terra.
Basti pensare che il nostro sole ha una durata di vita inferiore a 10 miliardi di anni, e ci sono voluti quasi quattro miliardi di questi prima che qualsiasi tipo di vita complessa si evolvesse sulla Terra.
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Trovare un mondo superhabitabile è possibile?
Nessuno dei 24 candidati soddisfa tutti i criteri stabiliti nello studio, perché gli scienziati semplicemente non ne sanno abbastanza per essere in grado di dirlo. Solo uno di questi, chiamato KOI 5715.01, presenta almeno quattro degli aspetti desiderabili per un pianeta superhabitabile. Si trova nella costellazione del Cigno a circa 3.000 anni luce dalla Terra. La stella ha 5,5 miliardi di anni, perciò è un miliardo di anni più vecchia del nostro sole.
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Ma per valutare appieno questi candidati, Schulze-Makuch vedrebbe la necessità di far atterrare delle sonde sul pianeta, anche se questo al momento non sarebbe possibile per via della lontananza. Tuttavia, migliori osservazioni remote con i futuri telescopi spaziali potrebbero aiutare a concentrarsi maggiormente sui dettagli di questi pianeti. Schulze-Makuch ammette che:
“A volte è difficile trasmettere questo principio dei pianeti superhabibili perché pensiamo di vivere sul pianeta migliore. Abbiamo un gran numero di forme di vita complesse e diverse, e molte che possono sopravvivere in ambienti estremi. È bello avere una vita adattabile, ma questo non significa che abbiamo il meglio di tutto”.