DOOMSDAY CLOCK | Conflitti e cambiamenti climatici accorciano le lancette dell’apocalisse

L’orologio dell’Apocalisse. Sapete che cos’è? Si tratta di uno strumento dal carattere simbolico creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists. Un termometro atto a misurare la portata dei fenomeni e delle questioni che minacciano la sicurezza globale e lo sviluppo pacifico dell’umanità. Gli anglosassoni lo chiamano Doomsday Clock… Secondo gli esperti non siamo mai stati così vicini alla distruzione.

Il Doomsday Clock è un’iniziativa del 1947 degli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago (wikipedia) – curiosauro.it

Il Doomsday Clock

Secondo il Doomsday Clock siamo a cento secondi dalla mezzanotte, ovvero vicinissimi all’ora dell’annichilimento totale della nostra specie. In passato, solo ai tempi della Guerra Fredda, l’orologio si era approssimato così tanto all’ora esiziale. Ma quali sono le minacce che ci sottopongono all’imminente Apocalisse?

Sul mondo grava lo spettro di un nuovo conflitto mondiale. In più, la minaccia dei cambiamenti climatici e la pandemia hanno fatto avanzare di venti secondi le lancette dell’orologio dell’Apocalisse. Negli USA il Doomsday Clock è considerato come qualcosa di più di un mero strumento simbolico. Dunque c’è preoccupazione. La decisione se spostare o meno l’orologio in avanti viene presa ogni anno dallo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists.

Secondo gli scienziati del Bulletin, il 2019 è stato l’anno del crollo. Il nostro mondo è stato insomma vicinissimo alla sua fine con l’avvento della pandemia, le intenzioni belliche dell’allora presidente Donald Trump (fiero sostenitore dell’uso delle armi nucleari) e i problemi legati all’inquinamento.

I punti critici

L’orologio dell’Apocalisse (Pixabay) . curiosauro.it

Il punto più critico ha riguardato i cambiamenti climatici. Ma un altro problema evidente è stato anche legato alla disinformazione diffusa sul web. In politica abbiamo assistito al fallimento dei negoziati tra USA e Corea del Nord e alla crisi sul nucleare iraniano. Poi ci sono stati i casi del ritorno dei Talebani, della guerra in Ucraina e della crisi dei migranti.

Pare che gli scienziati avessero spostato le lancette prima che l’amministrazione Trump annunciasse l’assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani. Quindi quell’episodio ha confermato le loro pessimistiche interpretazioni.

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Altri punti presi in esame dagli esperti che curano il Doomsday Clock: la progressiva militarizzazione dello Spazio, la pandemia, l’avvento delle armi ipersoniche, lo sviluppo incontrollato dei sistemi di intelligenza artificiale e l’indifferenza dei politici rispetto al riscaldamento globale.

Come riportare indietro le lancette dell’orologio

Per recuperare, il mondo dovrebbe preoccuparsi innanzitutto di arrestare la deriva dei cambiamenti climatici. E in questa ottica, il fallimento della COP25 non è un buon segno. Dopo l’introduzione dei vaccini non siamo ancora usciti dalla pandemia. La diffusione delle fake news è sempre più estesa e preoccupante.

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L’uomo si è sempre preoccupato, in termini religiosi ed esistenziali, della fine del mondo. Ora sembra però così sicuro di sé o superficiale da non accorgersi di star affrontando il periodo storico più difficile mai esistito sulla Terra. E intanto il Doomsday Clock continua a correre verso la mezzanotte. A che ora è la fine del mondo? Ce lo dirà l’orologio creato dall’università di Chicago.

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