Continuiamo a ripercorrere il 2021 dal punto di vista archeologico e a segnalarvi i successi ottenuti dagli scavi effettuati nell’anno appena trascorso. I ricercatori si sono mossi in tutto il mondo e ci hanno donato scoperte fondamentali. Reperti di storia egizia e vichinga, di epoca preistorica e medievale… Scopriamo cosa ci ha portato l’anno appena passato.
Partiamo con la città d’oro… un insediamento egizio scoperto nel deserto che i ricercatori descrivono come una delle città antiche più grandi mai trovate. Come spesso accade, il sito è stato scoperto grazie alla fortuna. Gli archeologi stavano cercando il tempio mortuario del faraone Tutankhamon lungo la riva occidentale del Nilo a Luxor, e invece hanno trovato una città: con strade, mura, case… Secondo le iscrizioni geroglifiche la città era chiamata Tehn Aten, cioè “abbagliante Aten”. Fu fondata da Amenhotep III. Per gli Egizi L’Aten era il disco del sole e originariamente un aspetto di Ra.
Aten era il principale centro amministrativo e industriale dell’Egitto? Secondo gli storici è molto probabile. Ciò che interessa è che lo scavo è ottimamente conservato. Quindi gli archeologi potranno studiare bene il passato della città. Per ora gli operai hanno scavato solo un terzo circa del sito, ma gli archeologi hanno già trovato tantissimi reperti importanti. Vasi di ceramica, bambole per bambini e pezzi di gioco in pietra calcarea.
Riguardo ai vichinghi, invece, gli archeologi hanno trovato qualcosa d’interessante ad Anse aux Meadows, sulla punta settentrionale di Terranova. Qui, negli anni ’60 fu scoperto che non era stato Cristoforo Colombo il primo europeo ad arrivare nelle Americhe… ma dovevano essere stati i vichinghi della Groenlandia fra il X o XI secolo. Quando di preciso nessuno lo aveva mai capito.
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E ora un team di ricercatori guidato da Margot Kuitems dell’Università di Groningen ha utilizzato un nuovo metodo di datazione del legno per determinare con precisione quando i vichinghi sono giunti in America: il legno usato per costruire gli edifici proviene da alberi abbattuti nel 1021 d.C.
Nei pressi di Saint Louis, in Libano, è stata scoperta una fossa crociata: una sepoltura di massa contenente i resti di almeno venticinque soldati uccisi per difendere la città cristiana di Sidone durante le crociate. Questa scoperta è arrivata per caso. Gli archeologi stavano lavorando a degli scavi vicino al castello di Saint Louis ma poi hanno trovato una fibbia da cintura dello stile indossato dai crociati francesi e poi una moneta del Duecento. In questo modo hanno capito che i corpi nella fossa appartenevano a cavalieri crocesegnati trucidati durante un attacco del 1253. Il nemico era il temibile sultanato Mamelucco.
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Fra le scoperte più interessanti dell’anno passato abbiamo anche altre ossa ritrovate che appartengono alla preistoria. Sono le ossa di Contrebandiers. Durante uno scavo in Marocco i ricercatori hanno trovato circa dodicimila frammenti d’osso, tutti concentrati nella grotta di Contrebandiers, vicino alla costa atlantica. Molti di questi resti erano lisci e lucidi, come se modellati. Dopo uno studio comparato, gli archeologi hanno capito che queste ossa erano usate per lavorare la pelle. Erano insomma strumenti per la produzione di vestiti.
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