Lo sviluppatore si chiama Marak Squires, e ha sabotato il proprio lavoro nelle librerie Open Source per protestare contro grandi aziende. Ci sarà riuscito?
Il sabotaggio delle librerie Open Source
Il programmatore ha creato un paio di librerie di codice open source ampiamente utilizzate, e ha sabotato il proprio lavoro in un atto di protesta contro le grandi aziende che utilizzano il lavoro gratuitamente. Di conseguenza, alcuni utenti del codice modificato hanno visto i loro progetti bloccarsi o stampare schermate di gibberish (cioè, di testi incomprensibili n.d.r.).
Gli utenti di Amazon Web Services Cloud Development Kit hanno condiviso screenshot del loro terminale di programmazione che mostra la frase “LIBERTY LIBERTY LIBERTY” stampata tre volte, seguita da una nuvola di caratteri di testo non leggibili. Questo l’annuncio messo dal sabotatore per caratterizzare la sua protesta! Un commentatore ha definito la mossa terrorismo della dipendenza!
Entrambe le librerie erano ospitate sul repository open source di GitHub, che sembra aver sospeso l’account del programmatore. GitHub è la piattaforma di sviluppo software di proprietà di Microsoft che molte importanti aziende utilizzano per organizzare e condividere il codice del computer.
Esempi di librerie
Una di queste è la Colors.js, che ha oltre 23 milioni di download settimanali e quasi 19.000 progetti che la utilizzano. L’altra, chiamata Faker.js, ha 2,4 milioni di download settimanali e oltre 2.500 progetti che ne usufruiscono.
Librerie come Faker.js e Colors.js fungono essenzialmente da scorciatoie per gli sviluppatori, consentendo loro di aggiungere rapidamente funzioni di base al loro software, senza dover dedicare del tempo a reinventare la ruota con ogni nuovo progetto. In molti casi, gli sviluppatori impostano il loro software per scaricare e utilizzare automaticamente le ultime versioni di tali librerie, ospitate da servizi come NPM di GitHub.
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Gli errori e le conseguenze
Ma quando qualcosa si rompe può generare errori a cascata in tutto ciò che si basa su queste librerie. E questo può causare gravi problemi all’intero sistema. Nel 2016, per esempio, un singolo programmatore ha rotto enormi aree del software sottostante di Internet quando ha eliminato un pacchetto NPM composto da 11 righe di codice. Per quanto riguarda, invece, questa vicenda di sabotaggio, alcuni utenti avevano segnalato tempo prima dei post strani di Marak Squires. In uno scriveva:
“Non sosterrò più Fortune 500s (e altre aziende di piccole dimensioni) con il mio lavoro gratuito. Prendete questa come un’opportunità per inviarmi un contratto annuale a sei cifre o biforcare il progetto e far lavorare qualcun altro su di esso.”
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L’episodio riflette la tensione in corso tra gli sviluppatori indipendenti che creano software open source gratuitamente, e le grandi aziende tecnologiche che integrano quel software in applicazioni e servizi a scopo di lucro.