Gli elmi con le corna non erano un’esclusiva dell’arte vichinga. Dei ricercatori hanno trovato in Danimarca alcuni artefatti antichi in bronzo, risalenti a più di tremila anni fa… Si tratta appunto di elmi caratterizzati da lunghe corna.
Gli elmi con le corna
Qualche anno fa, degli storici provarono a rompere un antico pregiudizio. Secondo loro, i popoli barbari non vestivano tanto spesso i famosi elmi con le corna che ritroviamo nei film e nelle rappresentazioni più comuni del Medioevo norreno. Pare infatti che questa caratterizzazione sia un’invenzione o un’esasperazione ottocentesca. Furono gli scenografi di Wagner a inserire le corna sugli elmi per rendere i Nibelunghi dell’opera più spaventosi. Ma da allora il senso comune ci fa associare barbari e vichinghi a questo tipo di copricapo protettivo.
È indubbio che il popolo normanno utilizzasse anche elmi siffatti (ne sono stati trovati pochissimi). Ma la produzione era rara e l’uso doveva essere sporadico. I vichinghi preferivano calotte facciali, con decorazioni più discrete. Non disperate, in ogni caso… In passato c’è stata comunque qualche popolazione che ha prodotto molti elmi cornuti.
La conferma ci arriva dal ritrovamento di alcuni stupendi elmi ornati dalle lunghe corna scoperti in Danimarca. Analizzando alcuni resti organici che erano stati trovati insieme agli elmi si è potuto risalire alla loro reale età. La ricerca pubblicata sulla Prehistorische Zeitschrift ci informa che questi artefatti sono stati creati nell’Età del Bronzo, attorno al 1500 a.C.; quindi abbiamo a che fare con pezzi di tremila anni fa.
Il senso delle corna
Sempre secondo i ricercatori, questi elmi non erano elementi da indossare in battaglia. Erano manufatti cerimoniali, ossia copricapi da indossare durante riti e cerimonie, e che poi venivano offerti agli dèi. Le complesse decorazioni sulla loro superficie non sembrano infatti coerenti con un uso pratico. Non sappiamo quale fosse il culto diffuso al tempo nel Nord Europa, ma è probabile che fosse già stata sviluppata, almeno in senso arcaico, la mitologia norrena di Odino.
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Gli archeologi non hanno notato grandissime somiglianze tra questi elmi di bronzo e altri artefatti simili, sempre risalenti all’Età del Bronzo, quindi la scoperta è davvero speciale. Corna del genere ne avevamo viste soltanto in rappresentazioni trovate nella penisola iberica e in Sardegna. E anche lì, le corna, dovevano avere un significato rituale.
L’elmo di Odino
Indubbiamente deve esserci una sorta di continuità storica fra questi elmi danesi e quelli dei vichinghi. Odino, dio supremo nel pantheon dei pirati norreni, è detto Hjálmberi, ovvero “colui che porta l’elmo”.
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Difatti Odino era rappresentato come un guerriero-stregone che indossava uno splendido elmo in oro. Era il simbolo della sua regale maestà. Perciò si diffuse il cappello d’oro d’uso cerimoniale nell’Età del Bronzo, e poi, nel Medioevo, i guerrieri vichinghi curarono moltissimo l’estetica dei loro copricapi da guerra.