Come furono davvero costruite le piramidi d’Egitto? Esistono decine di ipotesi differenti sulle tecniche di costruzione utilizzate dalla civiltà egizia per innalzare questi giganteschi monumenti. C’è persino chi chiama in causa gli alieni. Ma usiamo la logica e le conoscenze storiche…
Come furono costruite le piramidi?
Secondo le teorie più accreditate le magnifiche piramidi egizie sarebbero state costruite con il duro lavoro di operai specializzati e schiavi. Ma chi ha estratto le mastodontiche pietre che formano i “blocchi” di questi edifici? E come? Forse gli operai hanno estratto i blocchi con scalpelli di rame dalle cave di pietra, e poi li hanno trascinati e sollevati fino alla posizione finale. Ma in che modo? Lo spostamento delle pietre appare infatti un procedimento problematico senza l’ausilio di macchine. Ecco perché alcuni storici pensano anche che questi blocchi potrebbero essere stati costruiti sul posto partendo da cemento geopolimero, ovvero con la pietra di gesso.
Secondo la storiografia greca antica, il lavoro fu compiuto da schiavi. Oggi, però, gli archeologi credono che almeno la grande piramide di Giza fu edificata da operai specializzati e stipendiati: esperti manovali e artisti, che si accamparono nei pressi della piramide, come dimostrano i cimiteri degli operai scoperti nel 1990 dagli archeologi Zahi Hawass e Mark Lehner. Anche la Bibbia ci parla di schiavi utilizzati per la costruzione. E potrebbe essere vero almeno per la piramide di Amenemhat II, risalente al Medio Regno. Abbiamo delle conferme documentarie su una pietra tombale.
Quanti operai furono necessari
Per dar forma alla grande piramide di Cheope si pensa che debbano aver lavorato diverse decine di migliaia di operai. Il famoso matematico Kurt Mendelssohn ha calcolato che al lavoro parteciparono almeno cinquantamila uomini . Altri studiosi pensano che un numero verosimile sia intorno ai trentamila. Gli scavi e gli studi sul carbonio hanno dimostrato che i materiali usati mostrano età differenti di decine di anni. Quindi il cantiere della piramide potrebbe essere durato almeno cinquant’anni. Questo se consideriamo il lavoro di scavo. La costruzione in sé può essere durata dai dieci ai vent’anni.
Il numero dei blocchi utilizzati nella costruzione fu approssimativamente tra i 2 e i 2,8 milioni. Non ha senso pensare all’importazione dei blocchi. Non torna nemmeno la teoria della creazione sul luogo con tecniche sconosciute. Questo perché disponiamo di informazioni relativamente certe sulla posizione delle cave. Conosciamo anche egli strumenti utilizzati per tagliare la roccia, ma è strano che nessuno scalpello di rame sia mai stato trovato in queste cave. Non riusciamo invece a capire come è avvenuto il trasporto delle pietre fino al monumento. Negli ultimi anni si è scoperto che gli operai usavano una rampa con la quale riuscivano a sollevare e trainare i blocchi di pietra. Dei ricercatori hanno trovato una rampa che risale al regno di Khufu.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Scoperto metodo per svelare le mummie dell’antico Egitto, senza aprirle
Gli egizi utilizzavano soprattutto il calcare perché era facile da tagliare. I costruttori usarono anche il granito e il basalto come pietre, che forse trapanarono e levigarono con la sabbia.
Leggende sulle piramidi
Secondo una vecchia teoria, le piramidi sarebbero osservatori astronomici costruiti in precisa corrispondenza con le stelle della Cintura di Orione. Ma non esistono evidenze scientifiche a sostegno di questa tesi. Anzi, la corrispondenza è aleatoria.
Per molti, i veri costruttori delle piramidi sono gli alieni. Il primo a sostenerlo? Lo scrittore Erich von Däniken. L’autore immaginò infatti che per gli antichi era impossibile edificare le piramidi con i mezzi di allora. Ecco perché pensò che fossero state costruite con metodi segreti.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Vi siete mai chiesti a cosa servivano le piramidi? | Ecco la verità
Per questo lo scrittore suggeriva che c’entrassero gli alieni. E così è nata la famosa leggenda, che trova ancora oggi molti, troppi sostenitori.