Il prossimo 18 gennaio un asteroide gigantesco sfiorerà l’atmosfera terrestre. Secondo gli esperti si tratta di un corpo due volte e mezzo più grande dell’Empire State Building. Lo spaventoso asteroide si chiama (7482) 1994 PC1 e farà il suo passaggio ravvicinato alle 22:51, ora italiana.
(7482) 1994 PC1, l’asteroide che lambirà la Terra il 18 gennaio 2021
Dunque, in Italia, saranno le 22:51 del 18 gennaio 2021 quando l’asteroide (7482) 1994 PC1 sfreccerà accanto al nostro pianeta a una velocità pari a venti chilometri al secondo. Grande quasi come tre grattacieli e con un diametro di un chilometro, l’asteroide ha un po’ spaventato gli osservatori. Ma, a quanto pare, non ci sarà alcun pericolo di collisione. Chi paventa un finale compatibile con la scena madre del film il Don’t look up resterà deluso!
Secondo gli studi più recenti, l’asteroide passerà a una distanza di sicurezza di 1,93 milioni di chilometri dalla nostra atmosfera. In pratica, a oltre cinque volte la distanza che separa la Terra dalla Luna. I calcoli precisi sono stati effettuati indicano del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. Uno strumento molto affidabile.
Cosa sappiamo dell’orbita
L’orbita dell’asteroide (7482) 1994 PC1, studiata il primo gennaio 2022, sembra regolare e quindi prevedibile. In più, sappiamo molte cose su questo corpo celeste. L’asteroide, se così possiamo dire, è una vecchia conoscenza degli astronomi. Perciò la sua traiettoria è stata calcolata con precisione. C’è un margine di errore minimo, ovviamente. Ma è pari a soli centotrentatré chilometri. Una piccolezza, in contesto spaziale.
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Il grosso asteroide è stato scoperto nel 1994 dall’astronomo Robert McNaught del Siding Spring Observatory, in Australia. I ricercatori, che hanno ricostruito a ritroso il suo peregrinare nel cosmo, hanno capito che è già passato nel nostro Sistema più volte. L’ultima, quarantacinque anni fa. Qualcuno ha ritrovato delle immagini di (7482) 1994 PC1 relative al 1974.
Perché l’asteroide non fa paura
Anche se grosso e minaccioso, (7482) 1994 PC1 non fa paura. Lo conosciamo a fondo. E disponiamo di tantissimi dati sul suo comportamento. E ciò ci permette di definire con un buon margine di certezza la sua orbita.
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L’ultimo passaggio ravvicinato alla Terra, secondo gli astrofisici, è avvenuto ottantanove anni fa. Precisamente il 17 gennaio 1933. Allora passò a una distanza di 1,1 milioni di chilometri. Una distanza molto simile a quella prevista per il prossimo passaggio, atteso per il 18 gennaio del 2105.
Per i ricercatori sarà interessante studiare più da vicino questo corpo celeste appartenente alla categoria degli asteroidi di tipo S. Cioè rocce caratterizzate da una composizione di silicati.
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Se volete vederlo anche voi, vi basterà munirvi di un piccolo telescopio amatoriale e sperare che il tempo sia clemente.
