In totale controtendenza con il resto del mondo, la Germania frena sul nucleare. Anche se la politica internazionale valuta oggi l’utilizzo del nucleare come fonte di energia rinnovabile, in Germania ci sono idee differenti. Nel 2022 saranno chiuse tre centrali nucleari tedesche.
Cina, Francia e Stati Uniti, e di recente molti Stati del Nord Europa, stanno investendo massicciamente nel settore dell’energia nucleare per questioni ambientali. Si stima che il nucleare possa essere un settore più sicuro e sostenibile rispetto allo sfruttamento dei combustibili fossili. È noto che il nucleare (scorie a parte) inquini meno l’ambiente e non sia causa diretta dei cambiamenti climatici. All’inizio del 2000 anche la Germania ha investito nelle centrali nucleari, ma dopo il disastro di Fukushima nel 2011 qualcosa è cambiato. A dire il vero, già da un anno prima, cioè del 2010, a Berlino si parlava di chiudere le centrali.
A ogni modo, ora il Governo tedesco è pronto a un drastico cambio di rotta. Si parte con la chiusura di tre centrali. E per il futuro immediato è prevista la dismissione di tutte e diciassette le centrali nucleari attualmente funzionanti sul territorio tedesco.
I tre reattori che sono già stati spenti sono quelli di Brokdorf, Grohnde e Gundremmingen. Altri tre reattori, e cioè Isar 2, Emsland e Neckarwestheim II, saranno dismessi entro la fine del 2022.
La situazione è strana: la Germania, infatti, è un Paese all’avanguardia nella produzione di energia rinnovabile. Ma attualmente riesce a produrre solo il 41% del fabbisogno della nazione grazie a fonti pulite. L’approvvigionamento di energia è quindi ancora legato al carbone e al gas naturale, che attualmente soddisfa il 28 e il 15 percento del fabbisogno energetico della popolazione. Ma senza il nucleare, queste risorse saranno sfruttate di più. Come farà la Germania a compensare la quota del 25% che un tempo veniva fornita dalle centrali nucleari?
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Il Governo promette un investimento senza precedenti nel settore green. Entro il 2030, la Germania vorrebbe ampliare le sue capacità di generazione di energia solare ed eolica. Il progetto è soddisfare l’80% della domanda totale solo grazie a risorse sostenibili. Sarà possibile in meno di dieci anni?
La scienza è chiara: l’energia nucleare è libera da emissioni di CO2, ma non può essere considerata una risorsa ecosostenibile. Ecco perché lo Stato tedesco vuole chiudere il prima possibile ogni centrale collegata con l’industria nucleare.
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Per la Germania l’energia nucleare non è comunque un’opzione futuribile. Le sperimentazioni sul plasma sono in mano alla Cina, e la popolazione sembra spaventata dal pericolo di incidenti, come quello giapponese. In più, i costi di gestione degli impianti nucleari sono alti e non sempre ammortizzabili. Ecco dunque spiegato il dietrofront dei tedeschi.
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