La storia ricorda che, nel 1989, una terribile tempesta elettromagnetica provocata da un brillamento solare si verificò sui cieli del Québec, e causò un’aurora boreale gigantesca, visibile fino in Texas. Dall’estate del 2021 fino al 2025 dobbiamo aspettarci molti eventi simili, poiché la Terra è particolarmente esposta alle tempeste solari. Quali sono i rischi? Ecco le conseguenze più comuni delle tempeste solari.
Le tempeste solari sono dei disturbi temporanei della magnetosfera terrestre provocati dall’attività solare. E in questo periodo (e fino al 2025) la nostra stella sarà molto attiva e capricciosa: ci offenderà con brillamenti, tempeste ed esplosioni incontrollate di particelle. Tutti questi fenomeni sono rilevabili dai magnetometri in ogni punto della Terra.
Gli astronomi sanno che nel corso di una tempesta solare il Sole sfoga ingenti quantità di materia radioattiva dalla sua corona. Questo materiale viene spinto attraverso lo Spazio dal vento solare. Quando queste particelle impattano il campo magnetico terreste, di solito un giorno o due dopo il brillamento del Sole, assistiamo a vari fenomeni e disagi. Fra le conseguenze primarie delle tempeste ci sono le aurore boreali.
Secondo gli organi di controllo che studiano l’attività solare, una forte tempesta provocherà innanzitutto una spettacolare aurora boreale, visibile anche lontano dal Polo Nord. Quindi comincerebbero i disagi agli apparecchi radio. I problemi principali sarebbero per i radar, i telescopi e gli strumenti di navigazione. Se la tempesta è forte, anche i satelliti avranno problemi di linea. Se, invece, i disturbi di segnale dovessero interessare anche le nostre televisioni di casa, significherebbe che la tempesta geomagnetica è grave. Di lì in poi potrebbero verificarsi blackout generalizzati e danni per gli uomini esposti alle radiazioni.
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Sappiamo infatti che dal Sole si spande un flusso di particelle elementari che formano il cosiddetto vento solare. E in questo periodo la nostra stella ha raggiunto un massimo di attività, che durerà fino al 2025, durante cui aumentano le macchie solari e i brillamenti. Le esplosioni più pericolose sono le coronal mass ejection, ovvero le CME di cui vi abbiamo parlato più volte in passato. Si tratta di gigantesche lingue di fuoco e plasma che si staccano dalla corona della stella a 1,5 milioni di gradi e che poi si lanciano nello Spazio a velocità che arrivano a quasi 3 mila km/s.
Alcuni studiosi, negli anni scorsi, si sono accorti che non soltanto le apparecchiature elettroniche, ma anche i sistemi biologici subiscono danni a seguito delle tempeste magnetiche. Esiste addirittura una commissione ad hoc che studia questi fenomeni negli animali: la cosiddetta Commissione K.
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Ebbene, secondo questi ricercatori, fra le conseguenze più probabili delle tempeste solari ci sono anche i disagi nell’orientamento dei piccioni e di altri animali marini come i delfini e le balene. Poi, per quanto riguarda i sistemi di comunicazioni elettronici, le tempeste potrebbero mandare in tilt tutti quegli strumenti che utilizzano la ionosfera per riflettere i segnali radio su lunghe distanze. A rischio ci sarebbero dunque le TV satellitari e le radio che trasmettono a frequenze inferiori ai 30 MHz.
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