Se le zanzare sono fastidiose, i pesci zanzara, anche conosciuti come gambusie, lo sono ancora di più. Invasivi, dilaganti e distruttivi, questi pesci rovinano gli ecosistemi di mezzo mondo. Ma ora un robot potrebbe contrastare il loro dominio. I pesci zanzara non saranno più un problema…
Un pesce robot per fermare la gambusia, meglio nota come pesce zanzara
Il pesce zanzara (Gambusia affinis) è un pesce d’acqua dolce originario del Mississippi che si nutre di insetti vari. Va soprattutto pazzo per le zanzare. Per questo nel primo Novecento fu liberato negli ecosistemi di acqua dolce di tutto il mondo (anche in Italia), nel tentativo di controllare la malaria. Ma invece di mangiare larve di zanzara che trasmettono la malattia, si è capito che le gambusie preferivano cibarsi delle uova degli altri pesci. Alcuni hanno imparato anche a mordere le zampe degli anfibi e le code dei pesci più grandi. E così il pesce zanzara è diventato uno degli esemplari più distruttivi e invasivi del mondo. Ecco perché da anni si studia un modo per fermare lo sviluppo incontrollato della gambusia. Gianni Polverino, ecologo presso l’Università australiana di Perth, ha trovato una soluzione…
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Dopo aver provato ad avvelenarle, a usare trappole e a fulminarle, si è capito che le gambusie erano pesci furbi e difficili da bloccare. Quindi non si poteva continuare con metodi che avrebbero potuto danneggiare anche le specie autoctone. Un esperimento in laboratorio ha mostrato invece come la paura possa rendere meno dannose alcune specie esotiche. Gli scienziati hanno progettato un pesce robotico che simula la presenza del persico trota. Dovete sapere infatti che il persico trota, anche detto boccalone (Micropterus salmoides), è il predatore naturale del pesce zanzara. E allora, vedendo questo robot, la gambusia si spaventa. Esce meno allo scoperto, si riproduce di meno: insomma, fa la brava.
Giocare sulle paure del nemico
Tutti gli esperimenti di laboratorio condotti dai ricercatori australiani mostrano che il pesce robotico riesce a spaventare a morte la gambusia. Ed è così che il pesce zanzara smette di comportarsi con spavalderia. Le gambusie dilagano e sconvolgono gli ecosistemi dell’Europa e dell’Australia proprio perché non temono nessun predatore. Ma ora il pesce robot riesce con la sua sola presenza a stressare le gambusie e a comprometterne la riproduzione. I risultati della ricerca sono riportati su iScience.
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In futuro questi pesci robotici potrebbero essere sguinzagliati in natura. Intanto ci hanno già insegnato qualcosa di molto interessante sulla guerra ai nostri nemici: più che ucciderli è meglio spaventarli. Ma per spaventare dobbiamo prima conoscere tutto del nostro nemico, dobbiamo comprenderlo e rispettarlo. Ecco a cosa serve il comportamentismo. E, per quanto riguarda gli animali, a cosa può essere utile l’etologia.