La sonda Parker, lanciata nel 2018 per studiare il Sole, a metà dicembre ha condiviso tramite gli uffici della NASA alcune delle più interessanti immagini catturate durante i suoi ultimi perieli. Le foto mostrano le piume coronali, scorci della Via Lattea, prospettive inedite della Terra, di Mercurio e di altri pianeti del Sistema.
La sonda spaziale Parker Solar Probe, sviluppata con un programma pluridecennale dalla NASA, è in orbita dal 2018 per analizzare da “vicino” il Sole e comprendere meglio la natura del vento stellare. Deve appunto il suo nome al fisico Eugene Parker, che per primo teorizzò la presenza del vento solare.
Il veicolo si è avvicinato a meno di sei milioni di chilometri dalla superficie del Sole. A inizio di dicembre la sonda Parker Solar Probe è infatti arrivata all’interno dell’atmosfera superiore della stella madre del nostro Sistema Solare. Da questa posizione privilegiata e durante il tragitto di avvicinamento, la sonda ha catturato delle immagini molto particolari. Le più importanti, scattate in un lasso di tempo che va dall’otto al dodici agosto 2021, sono state effettuate mentre la sonda viaggiava a una velocità di 529.200 chilometri all’ora.
La NASA ha creato dei video con molte di queste foto spettacolari. Si tratta di immagini del Sole, della sterminata Via Lattea, della Terra e degli altri pianeti. Cioè Mercurio, Marte, Giove, Saturno e Venere. I fotogrammi sono stati analizzati nello specifico dallo scienziato Grant Tremblay dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics.
Il dato più interessante per gli astrofisici è quello di aver potuto per la prima volta inquadrare da vicino le piume coronali.
Le piume coronali sono degli sbuffi di gas (soprattutto idrogeno) e vapori provenienti dagli strati sottostanti dell’atmosfera solare che sembrano delle stelle filanti, o degli enormi serpenti. Questi ciuffi si muovono dalla corona del Sole come strutture alla base del vento solare (plumelets). Sono elementi relativamente piccoli, che nascono dalla superficie del Sole, e potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel definire le caratteristiche del vento solare su larga scala. Infatti, tramite queste piume, l’influenza magnetica del Sole si estende per miliardi di chilometri, ben oltre l’orbita di Plutone, trainata dal vento solare. Nello specifico, queste increspature sono distorsioni che si dirigono sempre in direzione del polo Sud o del polo Nord dell’astro.
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Come sappiamo, la corona solare è la parte più esterna dell’atmosfera stellare. Una zona che si estende per milioni di chilometri. Ora, grazie alla sonda Parker, intuiamo che questa corona ha una forma caotica. Potremmo descriverla come una circonferenza frastagliata caratterizzata da una continua instabilità che piega e attorciglia i campi magnetici.
La missione di Parker Solar Probe durerà altri quattro anni e nel 2025 arriverà ancora più vicino al Sole. Quindi la sonda ha tanto altro lavoro da svolgere.
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Gli astronomi attendono con interesse gli ultimi tre passaggi intorno alla stella, previsti per fine 2024 e inizio 2025. In queste occasioni la sonda studierà il vento solare e cercherà di guardare al di là della polvere solare… sarà difficile, ma non tentare sarebbe un crimine.
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