Nasce un metallo liquido che potrebbe davvero cambiare per sempre il mondo della robotica. Stanno per arrivare i cyborg?
Un team di ricercatori dell’Università Tsinghua, in Cina, ha ideato e realizzato un materiale metallico liquido meno denso dell’acqua. In realtà gli studi di base provengono da alcune ricerche inglesi degli anni scorsi, ma i cinesi hanno messo mano allo studio e subito trovato una soluzione vincente.
Che cosa hanno creato? Una lega innovativa e così leggera che sembra proprio essere arrivata dal futuro. Le applicazioni di questa invenzione potrebbero rivoluzionare sia l’informatica (con i circuiti riconfiguranti) e il settore della robotica. Tutti quelli che hanno visto Terminator 2 hanno già capito di cosa stiamo parlando… Vi ricordate il T-1000?
Una lega di metallo liquido, dunque, meno densa dell’acqua. I ricercatori l’hanno realizzata modificando un materiale di partenza composto da gallio, indio e una lega di stagno, ai quali sono stati aggiunte particelle magnetiche di ferro e nichel. Grazie all’alta conduttività di questo nuovo elemento, i cinesi hanno provato a connettere elettrodi per chiudere circuiti elettrici e accendere delle luci… L’esperimento è riuscito. Quindi il materiale si adatta a ogni uso elettrico, meccanico ed elettronico. Il progetto è quello di realizzare esoscheletri leggeri o robot trasformabili. Magari cyborg, ossia ibridi meccanici e biologici.
Come il mercurio, questo nuovo materiale metallico non si solidifica a temperatura ambiente. Ha in pratica un punto di fusione più basso dei metalli puri. È super resistente e super flessibile.
Ma davvero potrebbe essere utilizzato per costruire esoscheletri leggeri e robot mutaforma? In teoria sì, perché i metalli liquidi sono una classe di materiali le cui proprietà includono l’elevata conduttività allo stato liquido e la transizione di fase liquido-solido a temperatura ambiente. Nonostante la sua densità estremamente bassa, il materiale metallico liquido mantiene un’elevatissima conformabilità. Inoltre, la lega garantisce perfetta conduttività elettrica e rigidità sotto regolazione della temperatura.
Abbiamo a che fare con una nuova classe di materiali programmabili. Strutture allo stato liquido che possono trasformarsi dinamicamente da gocce a qualsiasi altra geometria, semplice o complessa. E il tutto in modo controllabile grazie ai campi elettrici.
Questi campi elettrici possono infatti essere creati con un computer. E questo significa che possono essere programmati più o meno piacimento.
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Le potenziali applicazioni? Intelligenza artificiale, i display flessibili e la cosiddetta robotica morbida. Cioè i robot o i macchinari non condizionati da strutture rigide.
Probabilmente è presto per progetti concreti di robot mutaforma o circuiti auto-riparanti. Ci vorranno forse decenni per immaginare la produzione di componenti così sofisticate.
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Ma la ricerca cinese potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo al metallo. Magari già l’anno prossimo potremmo vedere questa lega utilizzata dalle stampanti 3D.
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