Il drone cargo arriva anche in Italia. Nei giorni scorsi c’è stata la prima consegna. A Torino. Tutto merito di FlyingBasket.
Drone cargo all’italiana
Nel mondo si sperimenta già da anni la consegna delle merci tramite droni. Negli States esistono moltissimi servizi automatizzati. Nel Regno Unito i droni consegnano medicinali e materiali essenziali nei luoghi poco agibili. In Finlandia, invece, il servizio di Wing (Google) porta cibo a domicilio. Anche in Africa molte compagnie stanno sviluppando droni per consegne. E in Italia? Da noi la rivoluzione comincia adesso, con FlyingBasket. E le notizie sono ottime” il trasporto via drone dimostra efficienza e straordinaria capacità di carico.
FlyingBasket è un’azienda con sede a Bolzano, da anni leader nel trasporto aereo tramite droni. Principalmente questi trasporti sono per scopi industriali e interessano i settori della logistica, dell’energia e delle telecomunicazioni. Adesso, però, c’è stata una sperimentazione su campo, svoltasi di recente a Torino in collaborazione con Leonardo e Poste Italiane. Una sperimentazione record.
I vantaggi promossi dai droni di FlyingBasket
La consegna torinese via drone ci mostra che possiamo fare a meno di mezzi pesanti e inquinanti per le consegne quotidiane e l’approvvigionamento di oggetti importanti.
Nello specifico, sono stati impiegati due droni cargo eVTOL FB3, ciascuno capace di sopportare un peso fino a cento chili.
Il primo veicolo elettronico ha trasportato un carico di poco superiore a venticinque chili all’interno di un contenitore. Il secondo è stato dotato di gancio retrattile per poter testare la consegna della merce senza la necessità di far atterrare il drone.
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Entrambe queste soluzioni di consegna si sono svolte con successo. Dunque, in futuro, possiamo davvero immaginare droni che trasferiscono e consegnano merci, in qualunque luogo…
I due modelli di drone
Allora, abbiamo un primo drone cargo, modello eVTOL FB3, con alloggiamento interno per il carico. L’altro, invece, è dotato di gancio per consentire la consegna su terreni impervi, laddove cioè non è possibile far atterrare il drone.
La consegna è stata effettuata a quattro chilometri di distanza. Entrambi i droni hanno attraversato in volo il fiume Stura di Lanzo. Perché il test era così importante? Per capire se la modalità BVLOS (Beyond Visual Line of Sight) funzionasse bene. Cioè per essere sicuri di poter monitorare la consegna in diretta, da remoto.
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Il test è stato condotto con l’autorizzazione operativa rilasciata dall’ENAC, che ha riconosciuto come affidabile l’operatività dei droni FlyingBasket anche in un ambiente come quello urbano di Torino.