Il 2021 sarà anche ricordato come l’anno del boom degli attacchi informatici alle imprese. Un tempo a subire le minacce degli hacker erano soprattutto i grandi marchi, dotati di server autonomi o enormi banche dati. Oggi, invece, nel mirino finiscono anche le piccole imprese, comprese quelle online. Oggi parliamo di sicurezza informatica!
Qualsiasi azienda connessa alla rete deve preoccuparsi degli attacchi informatici. Ed è ovvio che le piccole imprese online siano particolarmente esposte al pericolo. Gli esperti parlano di un deficit grave di sicurezza.
Il fatto è che le realtà imprenditoriali indipendenti o dal basso fatturato non possono permettersi la consulenza di specialisti in cyber security. In più c’è scarsa consapevolezza del fenomeno da parte delle microimprese.
Nell’ultimo anno, per via dalla pandemia, lo smartworking ha avuto un impulso straordinario e c’è stata una crescita fenomenale dell’eCommerce. Buona parte del lavoro, degli acquisti e della distribuzione di grandi, medie e piccole imprese si è digitalizzato. Con questa digitalizzazione si è visto il conseguente incremento di minacce e attacchi hacker.
Dunque occorre proteggersi, coinvolgere specialisti adeguati, che però sono difficili da trovare. In alternativa, bisognerebbe formarsi e formare il personale, investire in aggiornamenti e in sistemi efficaci di sicurezza.
Già l’anno scorso Carlo Mauceli, CTO di Microsoft Italia, aveva denunciato l’anomalia tutta nazionale del disinteresse verso la sicurezza online. Nel nostro Paese, infatti, non si è ancora sviluppata un’adeguata sensibilità sull’argomento. Ecco le parole del CTO: “Se io fossi in una piccola azienda, oggi senza dubbio migrerei i sistemi dati e computazionali verso il Cloud, in modo anche da scaricare tutta una serie di oneri, tecnologici e di sicurezza, e potermi concentrare sul mio business e sul miglioramento della produttività”.
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Dunque il consiglio principale è quello di appoggiarsi a un servizio esterno per la protezione dei dati. Un Cloud garantito. Esistono centinaia di protocolli di sicurezza del cloud computing, tecnologie di controllo e protezione di dati. Basta solo scegliere la più adatta alle proprie esigenze. I costi sono spesso contenuti o associabili a quelli di gestione del dominio web.
Le realtà imprenditori più piccole faticano ad adeguarsi ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro e al problema della sicurezza. Le criticità si celano nell’uso di device personali e reti domestiche. Questi sistemi espongono le aziende a maggiori rischi di sicurezza.
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La prima cosa da fare, quindi, è circoscrivere le attività di lavoro a device protetti e collegati a una rete sicura, connessa a un cloud, o a un NAS. Chi non può permettersi un consulente o un addetto alla sicurezza deve affidarsi a un servizio esterno di gestione della data protection. Da qui parte la sicurezza informatica.
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