Non c’è bisogno di attendere il Meta di Zuckerberg. Migliaia di utenti stanno già sperimentando il Metaverso attraverso la piattaforma The Sandbox. Si tratta di un gioco collegato alla tecnologia blockchain, dove poter provare una nuova esperienza di vita virtuale, in un universo simulato e indipendente. Un luogo di gioco, di costruzione ma anche di libertà economica e decisionale. Scopriamo meglio con cosa abbiamo a che fare.
In The Sandbox gli utenti possono muoversi liberamente attraverso un universo a metà fra Minecraft e SecondLife, e contribuire attivamente agli aspetti decisionali e produttivi dell’interfaccia. In più, è possibile anche guadagnare.
Che cos’è The Sandbox?
Moltissimi giocatori, ma anche aziende di grande spessore, si stanno appassionando al programma. Per ora l’universo di The Sandbox è un luogo chiuso all’interazione di pochi utenti, dato che l’accesso è limitato, così come previsto in questa versione alfa, o prova. Nei mesi prossimi, forse entro la primavera del 2022, il gioco sarà aperto a tutti, e si prevede già un boom di iscrizioni.
Tutto parte dall’originale versione di The Sandbox, una app sviluppata nel 2012 da Pixowl (in collaborazione con Microsoft) e molto popolare su dispositivi mobili. Poi, nel 2018, gli sviluppatori hanno deciso di trasformare quel gioco in un mondo virtuale, senza limiti e decentralizzato dove poter monetizzazione il proprio lavoro con blockchain (sistema di archiviazione e tutela di criptovalute).
Nella prima versione, su smartphone, The Sandbox era stato scaricato da oltre quaranta milioni di persone. E più di diciassette milioni di giocatori si erano specializzati nell’uso degli strumenti di gioco per creare modelli e oggetti. Applicando il Metaverso all’estetica da game nonlinear e al concetto esteso di blockchain, i programmatori intendono retribuire non soltanto chi costruirà oggetti o luoghi nuovi per il gioco ma anche chi svolgerà un qualsiasi “lavoro” virtuale. Ed è così che già si sta sviluppando un grande mercato, collegato alle criptovalute.
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Potremmo definire The Sandbox come un gioco “play-to-earn” che combina tecnologia blockchain, DeFi e NFT. E non solo. La strada intrapresa è quella che conduce al Metaverso in 3D. Tutti gli utenti iscritti al gioco possono creare e personalizzare oggetti, dati, grafiche, abitazioni, accessori e risorse, per ampliare la loro esperienza virtuale. E tutti questi prodotti possono essere monetizzati come NFT e poi venduti per token SAND su The Sandbox Marketplace.
Il token SAND
Il token SAND è appunto il token nativo del videogioco prodotto da Pixowl. La moneta su cui si basano tutte le transazioni e le interazioni nel gioco. I SAND possono essere guadagnati dagli utenti con giochi e concorsi, con contratti di lavoro, donazioni oppure tramite commercio. In alternativa possono essere acquistati su exchange di criptovalute come Binance.
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Nel mese di novembre 2021, il videogame ha raccolto 93 milioni di dollari di finanziamenti da parte di investitori guidati dal gigante giapponese della telefonia mobile SoftBank. Il gioco ha anche attirato oltre cinquanta partnership di rilievo, tra cui Atari, una famosa società di giochi, CryptoKitties, The Walking Dead e la star dell’hip-hop Snoop Dogg.
Insomma, pare che il futuro del gaming e delle criptovalute passi per questo nuovo universo che ha sposato la filosofia blockchain. E non ci resta che aspettare la versione beta per sperimentarlo.