Anche l’Italia è pronta per entrare nel business dei viaggi spaziali. Collaborerà con la Virgin Galactic di Richard Branson e la base di lancio, ancora in fase di consolidazione, sarà a Grottaglie in Puglia. Saremo presto pronti per le vacanze nello spazio?
Con questa intesa l’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, si sta adoperando per organizzare il primo volo turistico spaziale Made in Italy. Dopo aver sistemato la parte normativa e burocratica, sarà possibile fare le prime prenotazioni, affermano entusiasti dall’agenzia spaziale.
La vacanza spaziale
David Avino, amministratore delegato di Argotec, azienda che collabora con l’ASI, afferma che in Italia ci sia la filiera completa per pensare ad una vacanza spaziale.
(…) Abbiamo sistemi per il comfort, tecnologie spaziali avanzate e moduli per la permanenza in orbita (…)
L’Argotec è nata nel 2008 a Torino, ed è stata la prima azienda a portare sulla Stazione Spaziale Internazionale i pasti gourmet adatti all’assenza di gravità.
Anche l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, è ottimista, e prevede che i primi decolli dall’Italia potranno essere già possibili dal 2023.
L’obiettivo, però, è molto ambizioso, perché non si tratta più di organizzare un volo suborbitale di pochi minuti, ma una vera e propria vacanza turistica spaziale di qualche giorno.
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I voli spaziali: storia e obiettivi
La corsa ai voli spaziali è iniziata molto tempo fa, con la sfida lanciata dall’organizzazione no profit X Prize nel 1996. La posta in palio erano 10 milioni di dollari per chi fosse riuscito a costruire un veicolo spaziale, in grado di trasportare uno o più passeggeri a 100 km di altezza per ben due volte entro due settimane.
Alla fine, fu Burt Rutan con il suo aereo a motore a razzo ad aggiudicarsi la vittoria. E fu proprio grazie a questa competizione che l’imprenditore americano Richard Branson fondò la Virgin Galactic Airways tre anni più tardi, volendo inaugurare i primi voli commerciali nel 2004. Purtroppo, il progetto di Richard Branson ha continuato ad avere problemi e ritardi per ben 17 anni.
Solo lo scorso luglio è stato inaugurato il primo volo con Star Ship One: un simil aereo che parte attaccato ad un altro velivolo. Una volta arrivato in quota viene sganciato, accende i motori, e arriva ad una altezza di 80 km, superando la linea di Karman.
Di contro, anche il patron di Amazon, Jeff Bezos, è riuscito a volare nello spazio con la navicella New Shepard, una capsula spaziale che parte spinta da un razzo fino a sorpassare i 100 km di altezza.
L‘obiettivo quindi sembra chiaro: arrivare ad organizzare delle vere e proprie vacanze di qualche giorno nello spazio, e non di accontentarsi di brevi gite suborbitali che durano pochi minuti!
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Viaggi nello Spazio: il ruolo dell’Italia e i vantaggi
In questo ambizioso progetto l’Italia ha sicuramente un ruolo da protagonista, non solo per la presenza dello spazioporto di Grottaglie, ma anche perché i nostri ricercatori vantano moltissime competenze in questo settore.
Siamo stati i primi, per esempio, a fare un orto spaziale!
Oltre a questo, il vantaggio di partire dallo spazioporto porto pugliese può giovare al turismo e all’economia del nostro paese.
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Altri luoghi di lancio, come il deserto del Texas o il New Mexico, luogo da dove è partito Richard Branson, sono abbastanza isolati, mentre la posizione pugliese potrebbe permettere ai turisti spaziali di coniugare il soggiorno nello spazio con una vacanza nella nostra splendida penisola.