Valentina Pitzalis, dopo dieci anni dall’aggressione subita dal marito in cui perse un braccio, ha finalmente ricevuto un arto bionico di ultima generazione. Ora potrà finalmente muovere le dita e sollevare pesi!
Il posizionamento ha avuto luogo presso l’officina ortopedica Maria Adelaide di Torino, ed è la prima volta in Italia che viene applicato un arto così evoluto. Questo, infatti, si infila come un guanto sulla parte monca, senza bisogno di un intervento chirurgico!
Nel 2011 Valentina Pitzalis, all’età di 28 anni, è stata cosparsa di benzina dal marito e data alle fiamme. Lui morì nell’incendio che appiccò per ucciderla, mentre lei riuscì a salvarsi. Da allora non si è mai persa d’animo, nonostante si sia sottoposta a 32 interventi spesso dolorosi.
Con gli anni è diventata un esempio per tutte le donne vittime di violenze: si impegna sui social e nelle scuole per parlare di parità di genere e rispetto per le donne!
(…) Se sono arrivata fino a qui è grazie a tutte le persone, e sono tante, che da dieci anni mi aiutano. È importante che le donne non siano mai lasciate sole. Se qualcuno mi avesse spiegato certe cose prima, forse non sarei mai arrivata a patire tutto questo (…)
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La protesi, dal nome Nexus, è realizzata in titanio e carbonio, pesa circa 700 grammi e può essere comandata da Valentina attraverso elettrodi a contatto con i muscoli dell’avambraccio. Permette 14 movimenti delle dita e del polso, ed è la protesi che permette più gesti in assoluto fra quelle realizzate finora.
La motorizzazione della presa e della rotazione del pollice viene utilizzata in modalità dinamica, permettendo un controllo intuitivo del pollice. La mano è alimentata a batterie al litio che si ricaricano con un cavo USB, come un qualsiasi cellulare.
Le capacità di flessione libera consentono un uso senza ulteriori input mioelettrici, e la tecnologia passiva a molla aiuterà Valentina a compiere movimenti naturali e fluidi, senza pesare sulla sua spalla.
Valentina Pitzalis è felicissima di questa nuova protesi, si sente leggera e potente come wonder woman!
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Purtroppo il costo di questa protesi è proibitivo, si parla di 40.000 euro, di cui solo un terzo coperto dall’assistenza sanitaria nazionale. Proprio per questo, Valentina è stata sostenuta economicamente dall’associazione Fare X Bene e Doppia Difesa. Entrambe, infatti, garantiscono la copertura di parte dei costi sanitari e anche legali.
La seconda è conosciuta, soprattutto, perché creata da Michelle Hunziker con l’avvocato Giulia Bongiorno, e ha come scopo principale quello di tutelare legalmente, moralmente e, in parte, economicamente tutte le vittime di violenza fisica e psicologica in stato di necessità.
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