L’astrofisica ripropone una spirale, una delle forme più famose e fondamentali della biologia. Dei ricercatori hanno infatti scovato una struttura a doppia elica nel campo magnetico di M87. Il buco nero supermassiccio sembra rilasciare nello spazio un immenso filamento elicoidale, simile alla struttura del DNA.
Il getto a spirale del buco nero M87
M87 è uno dei corpi celesti più osservati nell’Universo. Negli ultimi anni, però, la tecnica ha fornito ai ricercatori nuove modalità di studio, più affidabili e precise. Ecco come alcuni astrofisici sono riusciti a inquadrare un getto di materia galattica dalla forma ellittica doppia che viene fuori dal misterioso black hole.
Il buco nero M87 si trova al centro della galassia ellittica gigante Virgo A, che secondo gli studi più recenti è la galassia più estesa dell’universo “vicino”. Per la precisione, il buco nero è lontano più di cinquanta milioni di anni luce da noi e si è formato presumibilmente dalla fusione di diversi buchi neri. Secondo le stime è 6,5 miliardi di volte più massiccio del Sole.
Il famoso buco nero, fotografatissimo (dal telescopio Event Horizon) e studiatissimo, mostra oggi aspetti spettacolari mai considerati. Per coglierne la bellezza, però, dobbiamo concentrarci su lunghezze d’onda diverse da quelle visive.
L’immagine della spirale
L’immagine della spirale è stata ottenuta con il Karl G. Jansky Very Large Array (VLA) della National Science Foundation nel New Mexico. Si tratta di un documento straordinario per più motivi. Innanzitutto, è la prima volta che l’astronomia inquadra con tanta precisione un fenomeno avvenuto a cinquantacinque milioni di anni luce dal nostro pianeta (all’interno della galassia ellittica Messier 87). Poi, in termini scientifici, è una foto che ci permette di conoscere molto meglio i buchi neri e i loro campi magnetici.
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Si discuterà a lungo su quale possa essere la causa di questo sbuffo di materia a spirale. Di sicuro c’entra il campo magnetico del buco nero, che deformando la luce e l’energia crea un movimento preciso nella materia cosmica. Una forma che in natura ritorna spesso: è la struttura del DNA, delle conchiglie e delle funzioni continue e monotone. In matematica, la spirale è appunto una curva che si avvolge attorno a un determinato punto centrale o asse, avvicinandosi o allontanandosi progressivamente.
Che cosa esce dal buco nero?
Il materiale che sembra schizzare fuori dal buco nero è probabilmente un ammasso di frammenti di galassia che si è incanalato in una direzione precisa a causa del campo magnetico generato. Non è la prima volta che la scienza assiste a un evento del genere, ma di sicuro questa è la spirale più lunga mai registrata sino ad oggi. Il getto galattico si estende infatti per più di tremila anni luce. E l’intera distanza dell’intero getto supera gli ottomila anni luce.
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“Il materiale ha una forma simile alla doppia elica del DNA”, ha spiegato Alice Pasetto della National Autonomous University of Mexico. “La struttura tridimensionale del campo magnetico nel getto è stata ricostruita creando immagini VLA di alta qualità a diverse lunghezze d’onda radio della galassia M87”.