Nel Libro dell’Esodo, Dio dice a Mosè: “Faranno dunque un’arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d’oro puro dentro e fuori e le farai intorno un bordo d’oro. (…) Nell’arca collocherai la Testimonianza che io ti darò”.
Il Signore aveva chiesto al popolo israelita di costruire l’Arca dell’Alleanza: una cassa finemente decorata, che sarebbe stata la testimonianza della presenza di Dio vicino al suo popolo. Ricordiamo che, a quel tempo, Mosè, fuggito dall’Egitto con gli altri israeliti, stava attraversando il deserto in cerca della terra promessa.
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Cosa conteneva l’Arca dell’Alleanza?
Il libro degli Ebrei racconta che l’Arca aveva un contenuto molto prezioso, costituito da:
- Un vaso pieno di manna (il cibo che Dio aveva donato agli ebrei affamati durante il viaggio nel deserto).
- La verga di Aronne (il bastone che mostrava i prodigi del Signore).
- Le tavole della Legge (cioè i comandamenti, probabilmente nella seconda versione dato che Mosè aveva distrutto le prime Tavole, che testimoniavano la disobbedienza del popolo verso Dio).
Nessuno, tranne i Leviti, poteva toccare l’Arca dell’Alleanza, nemmeno per trasportarla. Questi ebrei potevano farlo perché avevano il compito di organizzare i riti religiosi.
Si narra che, dall’Arca, spesso provenissero dei lampi di luce; in effetti erano delle folgori che la difendevano da chi voleva avvicinarsi inopportunamente.
Durante il viaggio del popolo israelita, l’Arca veniva coperta da un telo di pelle di tasso e da uno di stoffa. Ad ogni sosta, veniva posta sotto una tenda, detta Tenda del Signore o Tabernacolo.
Mosè si avvicinava ad essa per comunicare con Dio, perché proprio Lui gli aveva detto: “Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull’arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli israeliti”.
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Quanti viaggi ha compiuto l’Arca dell’Alleanza?
Dopo il viaggio degli israeliti nel deserto, il Tabernacolo venne posto a Silo (all’epoca capitale d’Israele), fino al tempo del Profeta Samuele, quando ci fu una battaglia tra gli israeliti e i filistei.
Gli israeliti portarono con sé l’Arca, che venne presa dal nemico, ma poi restituita, perché artefice di una pestilenza.
I viaggi dell’Arca furono diversi, tra cui:
- Portata alla città di Kiriat-Iearim, dopo la sua restituzione.
- Spostata a Gerusalemme su decisione del re Davide.
- Collocata nel Sancta Sanctorum, luogo sacro costruito nel tempio di Gerusalemme, dal re Salomone figlio di Davide (siamo nella seconda metà del X secolo a.C.).
All’inizio del VI secolo a.C., però, i babilonesi conquistarono e depredarono Gerusalemme. Da quel momento l’Arca cominciò ad essere spostata fino all’inizio del VI secolo a.C. Poi non si ebbero più notizie!
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Le leggende
Da quel momento si scatenarono teorie, leggende e supposizioni di vario genere. C’è chi sosteneva di averla vista e chi affermava che non esistesse più. Tra le varie storie si dice che:
- Si trovasse sul monte Sinai nascosta dal profeta Geremia.
- Fosse stata distrutta da un incendio di cui, però, nessuno diede mai notizia.
- Fosse stata smembrata e venduta a pezzi dopo il saccheggio dei babilonesi.
- Qualcuno l’avesse spostata nei sotterranei del tempio a Gerusalemme.
Attualmente, la credenza a cui si fa riferimento di più, è che Salomone abbia portato l’Arca in Etiopia.
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I copti etiopici, infatti, affermano di esserne in possesso, e Abuna Paulos, il Patriarca della Chiesa ortodossa etiopica, in occasione di una conferenza a Roma, dichiarò che:
L’Etiopia è il trono dell’Arca dell’Alleanza. L’Arca dell’Alleanza è stata in Etiopia per tremila anni e adesso è ancora lì, e con la volontà di Dio continuerà ad essere lì. È per via del miracolo che è arrivata in Etiopia .
Peccato che nessuno l’abbia ancora vista, perché viene tenuta ben nascosta anche ai suoi fedeli. Molti giornalisti, negli anni, hanno cercato di ottenere immagini della sedicente Arca, ma i sorveglianti davanti alla porta del luogo in cui sarebbe custodita, non hanno mai permesso a nessuno di entrare.
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Sarà quindi vera questa storia?
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