Spesse volte, anche nella scienza cosiddetta seria, si chiamano in causa gli alieni per spiegare ciò che non riesce a trovare una giustificazione razionale. Già in diverse occasioni è capitato che accademici e ricercatori rispettabili abbiano utilizzato il termine “alino” per sottolineare la difficoltà di una teoria o di una scoperta. Ogni volta, però, si è presto scoperto che gli alieni non c’entravano nulla.
Teorie difficili da comprendere e da spiegare, scoperte che ci meravigliano, novità a cui non eravamo pronti, strani fenomeni da analizzare… In tutti questi casi, l’uomo tende a sbilanciarsi chiamando in causa i miracoli o gli alieni. Facciamo un gioco: oggi vi presentiamo sette strane teorie, sette situazioni, in cui la scienza ha scomodato gli extraterrestri o energie aliene… Si tratta di abbagli, e ce ne sono alcuni davvero ridicoli!
Partiamo dal passato. Dal 1877 al 1888, l’Osservatorio astronomico di Brera a Milano si animò di una strana tensione. L’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli stava mappando la superficie di Marte, e a un certo punto scoprì i “canali“, quelli che credeva dei solchi presenti tra parti scure e illuminate del pianeta. I suoi studi furono tradotti in inglese, e i canali divennero “canals” (anziché “channels”). Gli americani si agitarono subito: credettero che Schiaparelli avesse individuato ponti o complesse opere ingegneristiche per irrigazione costruite dai marziani! Oggi sappiamo che i canali osservati da Schiaparelli erano delle illusioni ottiche causate dalla turbolenza atmosferica e dagli strumenti di osservazione.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Telescopio VLT: scoperta coppia di buchi neri molto vicini a noi
Un altro abbaglio fu quello che colpì nel 1967 l’astrofisica britannica Jocelynn Bell, allora dottoranda di ricerca. La Bell stava ascoltando la registrazione di fondo compiuta da un radiotelescopio per lo studio dei quasar, e all’improvviso individuò un segnale ritmico, una pulsazione regolare e inquietante. La battezzò, non sappiamo con quanta ironia, Little Green Men 1 (ossia Piccoli omini verdi 1), e poi disse ai suoi colleghi di aver scoperto un’interferenza artificiale nello spazio. Tempo pochi giorni, e il professore per cui lavorava la Bell, capì che si trattava di una pulsar, ovvero di una stella di neutroni rotante a grandissima velocità. Il prof vinse anche il Nobel per quella scoperta, mentre la Bell fece la figura della sciocca.
Nel 1976 i satelliti Vela captarono i primi lampi di raggi gamma, cioè le radiazioni elettromagnetiche di maggiore energia, provenienti dall’esterno della Via Lattea. I satelliti avrebbero dovuto in realtà captare i gamma prodotti da armi nucleari sovietiche. Così, quando nel 1973 la notizia venne a galla, perché il documento era stato declassificato, un sacco di esaltati credettero che le armi nucleari fossero nascoste nello Spazio profondo e in uso a eserciti di alieni. Oggi sappiamo che quei lampi potrebbero da supernove, buchi neri o stelle di neutroni.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Gli scienziati non riescono a capire cosa continua a esplodere nello Spazio profondo
Il 15 agosto 1977, invece, a infiammare gli animi fu un segnale lungo settantadue secondi proveniente dalla Costellazione del Sagittario. L’interferenza fu captata dal radiotelescopio BigEar dell’università dell’Ohio, e fu chiamata segnale Wow!, e presto interpretata come il messaggio di una civiltà aliena intelligente. Si credeva infatti che quel segnale viaggiasse sui 1420 megahertz, una frequenza emessa dall’idrogeno nello Spazio. Negli ultimi anni alcuni ricercatori hanno compreso che il radiosegnale sia stato causato dall’interferenza di due comete di passaggio vicino al Sole.
Nel 2015 si è parlato molto di KIC 8462852, un astro lontano almeno millecinquecento anni luce dalla Terra e soprannominato Tabby (in onore di Tabetha Boyajian, la sua scopritrice). Dei ricercatori aveva infatti notato degli sbalzi improvvisi di luminosità. Subito si pensò che la luce fosse propagata da una gigantesca struttura aliena: un enorme faro spaziale, o una mega discoteca per extraterrestri. Poi si è capito che durante l’osservazione la stella è stata oscurata da una vasta nube di polveri celesti, lasciate dal periodico passaggio di una cometa.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> FAST: il nuovo radiotelescopio spaziale che ci aiuterà a individuare minacce spaziali
Qualche anni prima, invece, per la precisione nel 2007, nell’Università della West Virginia qualcuno notò delle emissioni radio rapide che in appena cinque millisecondi rilasciavano una quantità di energia maggiore di quella che il Sole emette in un mese. Questi impulsi sono chiamati fast radio burst. E oggi sappiamo che ce ne sono decine e decine nel cosmo. Non sono impulsi di reattori di astronavi generazionali ma brillamenti prodotti da stelle di neutroni in orbita attorno a un buco nero supermassiccio.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Alieni sulla Terra | L’annuncio sarà catastrofico
Nel 2004, il fisico inglese Paul Davies ha ipotizzato che molti esseri umani potrebbero essere in realtà alieni che hanno modificato il proprio DNA per assomigliare agli uomini. E questo spiegherebbe alcune anomalie periodiche nel corredo genetico di alcune persone… Nessun dubbio: questa ultima teoria, lasciatemelo dire, è la più assurda di tutte. Ma ce ne sono tante altre, di strane teorie aliene. Cercatele e vi divertirete.
Dopo molteplici indiscrezioni, Francesco Paolantoni rompe il silenzio riguardo il suo addio a Ballando con…
Come fa Amazon a tutelarsi in caso di reso truffaldino? E che cosa rischia chi…
Un gruppo di scienziati ha scoperto qual è il vero motivo per cui tante persone…
Ecco quali sono i reati che costituiscono vere e proprie "macchie" sulla fedina penale. Le…
Emma Marrone non è riuscita a nascondere l'emozione dopo l'evento e ha confidato ai follower…
Secondo le anticipazioni turche, nelle prossime puntate di Endless Love, Emir metterà in atto un…