Si tratta di un congegno meccanico scoperto nel maggio del 1902, vicino all’isola di Cerigotto (Anticitera), tra il Peloponneso e Creta. Composto da 82 parti in rame, all’inizio non fu facile capire cosa fosse.
Le parti dei resti, infatti, erano corrose e danneggiate, quindi fu necessario un lavoro certosino di restauro per ricostruire l’intera struttura. Si arrivò presto alla conclusione che si trattava di un complesso congegno, che permetteva di riprodurre il moto dei pianeti attorno al sole, oltre che le fasi lunari.
Il meccanismo è così articolato che si ipotizzò fosse stato costruito in tempi molto vicini ai nostri. Tutte le analisi, però, confermarono ben presto che gli ingegneri avevano costruito la macchina Anticitera attorno al primo secolo avanti Cristo.
Varie parti del congegno sono costituite da ingranaggi minuscoli, inseriti in spazi molto ridotti. Per esempio, è presente un settore di soli 7 millimetri che contiene ben 5 ingranaggi.
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La macchina Anticitera, tra l’altro, era costruita in base al complesso ciclo metonico, che deriva dal nome dell’astronomo greco Metone del V secolo avanti Cristo. Questo metodo si basa su un ciclo di 19 anni solari e 254 mesi lunari, sul quale erano calcolati alcuni calendari del passato.
La macchina Anticitera è talmente sorprendente che ancora oggi non smette di stupire i ricercatori.
Nel 2008, Alexander Jones, studioso presso l’istituto sul mondo antico di New York, riuscì a tradurre alcune iscrizioni scoprendo che i nomi dei mesi incisi sullo strumento erano quelli utilizzati nelle colonie corinzie. Parliamo di quelle a Siracusa, in Sicilia, per questo si pensa che il congegno possa essere stato costruito proprio lì!
Nel 2010 si è scoperto che alcune incisioni sulla macchina, indicavano le date delle Olimpiadi e dei giochi panellenici associati.
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Ancora più recentemente, lo stesso Jones ha pubblicato un nuovo lavoro, in cui afferma di essere riuscito a leggere i circa 3.500 caratteri presenti sulla macchina. Praticamente avrebbe decifrato tutto quello che si era trovato sui frammenti recuperati.
Queste ricerche, sostiene Jones, hanno permesso di fare un passo in avanti nella comprensione di ciò che era l’astronomia greca in quel periodo. Siamo riusciti, infatti, a capire il modo col quale venivano predette le eclissi nel 100 avanti Cristo.
Tutti gli studi fatti determinano le dimensioni del meccanismo di Anticitera, la sua tecnologia e il suo funzionamento (tramite una manovella). Ma a cosa serviva in realtà?
Secondo Jones, questo meccanismo avrebbe uno scopo educativo. In effetti, il fatto che la macchina potesse mostrare le posizioni del Sole e della Luna, con le relative eclissi dei pianeti noti, era un elemento importantissimo per l’epoca. Queste previsioni condizionavano le decisioni politiche, potendo quindi determinare cambiamenti o meno nell’assetto delle società di quel periodo.
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Un ulteriore passo in avanti nella comprensione della macchina, lo si potrebbe fare se si trovassero altre parti sul fondo del mare, ma le numerose ricerche condotte fanno pensare che sia ormai stato trovato tutto ciò che resta di questo incredibile calcolatore del passato.
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