Ci risiamo. Una gigantesca doppia spirale è apparsa su Google Maps, riferibile a un punto isolato del deserto egiziano. E la notizia, come era facile attendersi, ha già messo in allerta appassionati di UFO, ricercatori e archeologi. Siamo di fronte all’ennesima beffa di qualche land artist oppure a una manifestazione della presenza extraterrestre?
La grande spirale nel deserto egiziano
Lo strano avvistamento fatto su Google Maps riguarda una spirale grande come dieci campi da calcio (la superficie sfiora i centomila metri quadrati), in cui è iscritto un pentagono. Ci troviamo in Egitto, nel deserto che lambisce le rive del Mar Rosso, dunque non lontano dalle piramidi. L’immenso segno nella sabbia, caratterizzato dal pentagono (simbolo carico di potere esoterico) è davvero molto suggestivo.
Fa un certo effetto anche che si trovi proprio lì, a pochi chilometri dai misteri millenari delle piramidi. Per questo molti amanti degli UFO hanno già parlato di una prova a sostegno della teoria che vede gli antichi Egizi come un popolo alieno. La struttura ha un nome preciso: Desert Breath.
Come dobbiamo interpretare il Desert Breath? Che cosa significa quella immensa spirale? Siamo di fronte a un segno inequivocabile del passaggio degli alieni? Oppure è un’altra istallazione riferibile alla land art? C’è anche chi chiama in causa il diavolo e il satanismo, per via del pentagono iscritto nella spirale. In molti continuano a visualizzare la struttura tracciata nella sabbia su Google Maps in cerca di risposte.
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Ovviamente, il mistero è già stato svelato da molti anni, anche se la maggior parte degli utenti che capitano sulle mappe di Google si fermano lì, cioè allo stupore iniziale, e non si informano nello specifico per capire con cosa hanno a che fare.
Che cos’è il Desert Breath?
Il Desert breath è un’istallazione realizzata nel 1997 da tre artisti greci: Danae Stratou, Alexandra Stratou e Stella Constantinides. In vari siti dedicati all’arte è rivelato anche il messaggio che l’opera vuole veicolare. La spirale sarebbe una celebrazione del deserto come “stato e paesaggio mentale”. Perché ne parliamo ancora se la struttura è presente nel deserto dal 1997? Perché la spirale è stata ripresa dal satellite e ora è visibile su Google Maps e Google Earth.
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L’istallazione si trova a El Gouni, non lontano dalla rinomata località turistica di Hurgada, in Egitto. Sappiamo pure com’è stata realizzata. Gli artisti hanno creato i coni verticali e le buche solo con la sabbia. E per questo l’opera si sta deteriorando anno dopo anno. L’erosione dei venti del deserto cancellerà presto il meraviglioso disegno.
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Ma agli autori non interessa… Hanno voluto creare questo immenso pentagono di sabbia (un vero e proprio capolavoro di ingegneria e design) consapevoli che la natura l’avrebbe distrutto, proprio come succede ai castelli che i bambini ergono sul bagnasciuga!