In questi ultimi giorni si discute parecchio del fatto che gli USA abbiano declassificato alcuni documenti segreti relativi agli oggetti volanti non identificati (UFO). Non è la prima volta che il Governo americano svela storie e missioni per anni nascoste, e non sarà l’ultima. Ciclicamente il Pentagono mette a disposizione del pubblico documenti di cui poco o nulla si sapeva. Ed è così che muoiono, risorgono o si complicano le teorie del complotto. Potremmo anche fare una breve storia delle desecretazioni più importanti. Dunque, ecco a voi i sette più sconvolgenti segreti militari svelati negli anni dagli Stati Uniti.
Come ogni altro Stato, anche gli USA portano avanti progetti top-secret, missioni di intelligence, inchieste in sordina o del tutto celate alla popolazione. Ma dopo che questi progetti si sono conclusi o hanno esaurito la loro funzione, il Governo ha il dovere di rendere pubblica la documentazione.
E quando il Pentagono non dà il permesso o non vuole che questi documenti escano fuori, intervengono gli altri Stati o i siti come WikiLeaks… Stiamo parlando di inchieste taciute, missioni top-secret, segreti miliari o indagini della CIA gestite sottobanco. Sette sono i segreti storici su cui oggi abbiamo contezza. Scopriamoli insieme.
Negli anni Sessanta, gli statunitensi volevano creare una base di lancio per missili balistici nucleari sotto la calotta di ghiaccio della Groenlandia. Un luogo nascosto (letteralmente sotto ghiaccio), impenetrabile e in linea d’aria vicino all’URSS. Per testare la fattibilità del progetto chiamato Iceworm gli USA crearono una città sotterranea: Camp Century. Questo insediamento fu abbandonato nel 1968, per via delle condizioni instabili del ghiaccio.
Secondo alcuni esperti il campo creato dagli americani avrebbe distrutto una rilevante area dell’ecosistema. I danni alla calotta sarebbero ingenti. Lo scopo ufficiale di Camp Century, come spiegato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ai funzionari danesi nel 1960, era quello di testare varie tecniche di costruzione in condizioni artiche. Tuttavia i danesi cominciarono un po’ a insospettirsi quando si accorsero che c’erano in ballo reattori nucleari semimobili e missili. Anche per questo il progetto fu reso noto dal Governo danese, ma solo nel 1995, dopo un’inchiesta durata anni.
Il progetto Manhattan ha portato alla creazione e all’esplosione delle prime bombe atomiche al mondo. Il progetto è iniziato nel 1939, ma fisici, militari e diplomatici lavorarono fino al 1945 nella più assoluta segretezza. A capo di tutto c’era il maggiore Leslie Groves della US Army Corps of Engineers. Come ben sappiamo, la prima bomba nucleare esplose alle 5:30 del mattino del 16 luglio 1945, durante il cosiddetto test Trinità all’Alamogordo Air Base, più o meno a cento chilometri a Sud dalla città di Albuquerque.
Un mese dopo il test Trinità, i militari sganciarono due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki in Giappone. Dopo quel massacro, per fortuna, le bombe all’idrogeno non sono state più utilizzate in contesti bellici.
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Conosciamo il progetto 1749 dal 2012, cioè dal momento in cui l’US Air Force ha declassificato alcuni documenti sensibili sui piani di costruzione di un nuovo tipo di aeromobile volante, da usare contro i sovietici.
Avviato nel 1950, il progetto prevedeva la creazione di un veicolo a innalzamento verticale, simile a un disco volante. L’ispirazione giungeva dalle famose armi V progettate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il velivolo non fu mai realizzato e il progetto fu annullato nel dicembre del 1961 dopo che i test suggerirono che vi erano troppi problemi aerodinamici da superare.
Nel 1946 il presidente Harry Truman lanciò l’operazione Paperclip, per attirare e mettere sotto contratto gli scienziati e i ricercatori nazisti che avevano contribuito allo sviluppo della tecnologia e della scienza sotto Hitler. Da un punto di vista morale e legale l’operazione Paperclip doveva fare i conti con il fatto che molti di questi ricercatori erano considerati criminali di guerra. Ma la CIA proteggeva gli scienziati nazisti in cambio di prestazioni accademiche e scientifiche.
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Secondo molti analisti, i tedeschi sono stati essenziali per giungere alla sistemazione del programma spaziale americano, a molti successi industriali, fisici e chimici. Fra gli altri scienziati accolti negli USA, ricordiamo Wernher von Braun, a cui probabilmente si deve lo sbarco sulla Luna degli americani.
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Teorici della cospirazione, complottisti e appassionati UFO impazziscono al solo sentir nominare l’Area 51. Questo sito, sperduto nei pressi del Groom Lake in Nevada, è una base sui cui gli USA non hanno mai rivelato troppi dettagli.
Nel 2013, la CIA ha però riconosciuto l’esistenza della base. Arrivò la conferma che il sito veniva usato per testare aerei spia. In quell’area si compivano studi su extraterrestri, o cose del genere? La risposta è no. L’Area 51 è un sito distaccato dell’Air Force Base della California preposto a test di volo e ricerche tecnologiche.
Oggi possiamo affermare con sicurezza che l’Area 51 non fu progettata per studiare gli extraterrestri, ma la US Air Force cominciò a interessarsi davvero all’esistenza degli UFO e diede così vita al progetto Grudge: un programma vincolato a segreti militari e di intelligence, di breve durata. Il Governo lo lanciò ufficialmente nel 1949 per studiare oggetti volanti non identificati e il piano restò attivo vino al 1957.
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Il caso più importante trattato dal programma si svolse il 10 settembre 1951, quando ci fu un avvistamento radar presso Fort Monmouth, una base militare nella contea di Monmouth in New Jersey. I piloti e gli operatori osservarono un certo numero di oggetti in volo, dotati di una grande manovrabilità e a forma di disco… Già a metà degli anni ’50 al progetto lavorava un solo agente.
Si deve alla CIA il progetto MK-ULTRA, un programma di ricerca umana segreta e soprattutto illegale. Dei ricercatori investigavano sui potenziali sistemi di controllo mentale. Esaminavano cioè gli effetti dell’ipnosi, degli agenti e dei farmaci biologici, come l’LSD e i barbiturici, su soggetti umani.
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A cosa servivano questi esperimenti? Secondo qualcuno per addestrare dei soldati perfetti. Secondo altri per poter controllare la mente di prigionieri e spie. La questione, a oggi, non è ancora del tutto chiara.
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