Nasce il Future Inventors, un progetto educativo del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano e Fondazione Rocca che punta a rendere interessante il temuto sistema STEM. L’acronimo che sta per science, technology, engineering and mathematics indica quelle discipline scientifico-tecnologiche indispensabili per affrontare e comprendere il mondo contemporaneo.
All’inizio del nuovo millennio, per adeguare l’istruzione nazionale e l’avviamento al lavoro alle nuove esigenze economiche e sociali, gli americani hanno introdotto il sistema STEM. Un insieme organico di conoscenze basate sulla scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica, che deve caratterizzare ogni sistema educativo. Questo concetto è arrivato anche in Italia, fra critiche e perplessità. Nel nostro Paese, infatti, gli studi di tipo STEM sono poco sviluppati nel corso degli anni delle elementari e delle medie inferiori. Dal 4 dicembre 2021 il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha deciso di dar vita al Future Inventors, un metodo alternativo per parlare delle STEM. Un vivace e colorato laboratorio dedicato a docenti e studenti delle scuole medie.
Quattro parole che ci fanno un po’ paura: science, technology, engineering e mathematics. Ma anche il nostro sistema scolastico, negli ultimi anni, si sta sforzando per rendere queste materie centrali in ogni corso di studi. Bisogna però che i più giovani si avvicinino alla sensibilità scientifica e alla metodologia tecnologica senza timori e con maggiore allegria. Per questo il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci (Milano) e la Fondazione Rocca hanno pensato di dar vita a una sezione interattiva, dove poter allenare i ragazzi al confronto con queste materie.
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Il Future Inventions prevede tre percorsi, ovvero tre laboratori caratterizzati da ambienti colorati e artistici, dove poter entrare in contatto con processi digitali e scientifici all’avanguardia. Nel primo ambiente, gli studenti potranno comporre suoni con il movimento delle mani e dei piedi, attraverso dei tubi tridimensionali con sensori infrarossi. Invece, nel secondo, potranno dar vita a disegni senza toccare alcun supporto, giocando con un sistema di tracciamento laser che trasforma i passi in immagini e colori. Nel terzo, sono raccolte diverse attività legate a software di ultima generazione. E poi, ovviamente c’è un’area gioco, con uno specchio meccanico che trasforma le immagini registrate dalla fotocamera in pixel bianchi e neri.
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Il progetto, che prevede diverse fasi di sviluppo, ospiterà installazioni realizzate da artisti di livello internazionale e tante attività innovative. Nel Museo saranno organizzate proiezioni interattive e manifestazioni di sound art. Sono previsti poi laboratori a tema.
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Tutti questi stimoli sono volti a incuriosire i ragazzi e far crescere in loro la passione per le scienze. L’augurio è che i visitatori del Future Inventions possano davvero diventare inventori del futuro.
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