Gigantesco lago antartico scomparso in tre giorni, come è stato possibile?

Un enorme lago antartico è scomparso nel corso di soli tre giorni nel giugno 2019, dopo che la piattaforma di ghiaccio sotto il lago è crollata. Da questo crollo sono stati inviati circa 21-26 miliardi di piedi cubi di acqua nell’oceano.

I ricercatori hanno individuato il lago che sta scomparendo mentre esaminavano le immagini satellitari della regione. Hanno pubblicato la loro analisi dell’evento sulla rivista Geophysical Research Letters. Roland Warner, glaciologo dell’Università della Tasmania e autore principale dello studio, nel 2020 stava monitorando la distruzione causata dai catastrofici incendi in Australia utilizzando immagini satellitari, quando decise di dare un’occhiata più a sud.

La distruzione del lago antartico

Osservando la zona dell’Antartide, Warner notò uno scioglimento particolare sulla piattaforma di ghiaccio Amery: la superficie che stava collassando attirò la sua attenzione.

Guardando alle precedenti immagini satellitari delle ICESat-2 della NASA, Warner è stato in grado di individuare la scomparsa del lago: il 9 giugno 2019 il lago era lì ma l’11 giugno era sparito!

Gli scienziati pensano che il peso dell’acqua accumulata in questo lago profondo abbia aperto una fessura nella piattaforma di ghiaccio sottostante. Il processo, noto come idrofrattura, ha causato il drenaggio dell’acqua nell‘oceano.  Questo è ciò che accade quando il peso accumulato di acqua liquida, che è più denso del ghiaccio, diventa troppo grande e la calotta glaciale che la sostiene si incrina.

Secondo Warner l’improvviso rilascio di questa acqua sarebbe paragonabile al flusso sulle cascate del Niagara. Afferma, infatti, che lo spettacolo visto è stato impressionante!

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Il crollo, che ha prosciugato questo lago come una vasca da bagno, ha anche causato l’innalzamento dell’area circostante di circa 118 piedi (35,9 metri).

Gli esiti degli studi

I ricercatori sono preoccupati che l’idrofratturazione potrebbe diventare un fenomeno più diffuso, con implicazioni incerte per l’innalzamento del livello del mare.

Tra le varie ipotesi contemplate negli studi recenti, si vuole evidenziare che:

1. Se i ghiacci dell’Antartide continuano a sciogliersi come ora, entro il 2050 anche le altre piattaforme di ghiaccio potrebbero distruggersi con la stessa velocità.
2. Saranno necessari ulteriori studi su come l’idrofrattura e la flessione possano realisticamente creare questi processi di scioglimento e distruzione.

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Conclusioni

La scomparsa del lago in Antartide pone ancora molte domande alle quali Warner e il suo team sta cercando di rispondere. Per esempio:

1. Come si è sviluppato un lago con un coperchio di ghiaccio isolante così spesso?
2. Come ha potuto immagazzinare un volume di acqua così grande?
3. Come mai il lago si sta riempiendo di nuovo?

Warner afferma che solo la storia, con l’ausilio di immagini satellitari, potrà davvero fornire delle risposte reali sui processi che stanno avvenendo.

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