Anche la Francia si sbilancia sull’argomento UFO. Nei giorni scorsi l’Agenzia spaziale francese (CNES) ha aperto al pubblico il proprio archivio su tutti gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati raccolti nell’ultimo trentennio.
UFO in Francia, strani avvistamenti in cielo
Di fatto la CNES è il primo organismo nazionale al mondo ad aprire al pubblico i propri archivi riguardo a un argomento così delicato e fraintendibile come quello degli UFO. I curiosi (ricercatori specializzati e non) potranno studiare le foto e i documenti online, in attesa di poter entrare negli archivi fisici.
Almeno un quarto dell’archivio è già disponibile per la consultazione. Stiamo parlando di milleseicento casi in tutto, con documenti e foto e altre testimonianze raccolte in tutta la Francia negli ultimi trent’anni. Il tutto approvato dal GEIPAN, l’organo di studio ufologico nazionale d’Oltralpe.
La banca degli UFO d’Oltralpe
Il visitatore dell’archivio potrà dunque confrontarsi con una banca dati enorme. Fra documenti, resoconti di testimoni oculari, denunce, filmati e foto, ci sarà tanto da scoprire e su cui investigare. Per ora, in realtà i documenti fotografici sono ancora scarsi. La CNES sta ancora provvedendo alla digitalizzazione. Entro qualche mese, però, anche video e foto saranno a disposizione degli interessati.
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Molti fra i documenti rimandano ad avvistamenti che non hanno mai trovato una spiegazione (meteoriti, satelliti). Ci sono poi i fenomeni già spiegati. E ci sono i falsi: la maggioranza. Secondo l’agenzia resta un buon 28% di casi inspiegabili.
Il caso più famoso francese
I francesi sono particolarmente affezionati a un episodio. Nel 1967, due ragazzini stavano conducendo al pascolo una mandria di mucche ma furono costretti a bloccarsi di fronte a quattro piccole creature nere. Nel Medioevo sarebbero passati per folletti o diavoletti, ma nel Novecento si pensò subito ad alieni. Secondo la testimonianza dei pastorelli, i quattro mostri si librarono in aria ed entrarono poi in una barca volante dalla forma sferica. Il mezzo scomparì nel cielo, lasciando dietro di sé un odore simile allo zolfo.
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Il resoconto dei ragazzini fu al tempo confermato da un altro testimone. Un tizio che udì il fischio di un treno. Ma treni in giro non ce n’erano, nemmeno stazioni. E quindi per gli appassionati di UFO in Francia quel fischio era un richiamo prodotto dall’UFO.
Ah, in Francia l’UFO non si chiama mica UFO! Tutto lo conoscono come Onvi, ovvero come un objet volant non identifié…
