Sempre più detriti si stanno accumulando nello spazio e circondano l’orbita terrestre. Un ricercatore americano ritiene che il nostro pianeta alla fine svilupperà anelli fatti completamente di spazzatura spaziale.
Nella nostra atmosfera spaziale ogni anno si accumula un numero crescente di spazzatura, i cosiddetti detriti spaziali. La NASA parla di un problema crescente, e afferma che ci siano più di 27.000 pezzi di spazzatura monitorati dai sensori globali della Space Surveillance Network (SSN) del Dipartimento della Difesa.
Jack Abbot, professore di robotica all’Università dello Utah, ha stabilito come la spazzatura spaziale non magnetica sia in grado di condurre elettricità. Per questo motivo stanno cercando, lui e il suo team, di capire come poterla raccogliere, facendola girare e spostare attraverso dei robot magnetici che la possano attirare ad essi.
Abbott ritiene che i risultati potrebbero riguardare la raccolta di spazzatura spaziale in orbita attorno all‘atmosfera terrestre e non in zone differenti.
La NASA afferma che probabilmente la maggior parte dei detriti spaziali abbia dimensioni troppo piccole per essere tracciate. Nonostante questo, però, costituiscono una minaccia al volo spaziale umano e alle missioni robotiche.
I detriti spaziali viaggiano a velocità estremamente elevate – circa 15.700 mph in orbita terrestre bassa – quindi anche un piccolo pezzo può avere un impatto su un veicolo spaziale e creare grandi problemi.
Con una crescente industria spaziale commerciale, si stima che il volume di spazzatura spaziale dovrebbe crescere in modo significativo nei prossimi anni. Gli esempi più conosciuti di aziende che si occupano di questo commercio sono:
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L’ex amministrazione Trump ha messo insieme un piano nazionale di ricerca e sviluppo sui detriti orbitali. Tra le varie azioni e raccomandazioni il governo americano avrebbe previsto:
Non è chiaro se il rapporto dell’amministrazione Trump sia stato promulgato, sta di fatto che il problema dei detriti spaziali continua. E non è ancora del tutto chiara nemmeno la questione relativa agli anelli intorno alla Terra.
Si svilupperanno davvero attorno al nostro pianeta anelli simili a quelli di Saturno, Giove, Urano e Nettuno? Una risposta definitiva ancora non c’è!
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Fondata nel 2013, Astroscale sta sviluppando soluzioni innovative e scalabili in tutto lo spettro della manutenzione in orbita. Ha sede in Giappone e ha iniziato la costruzione di un prototipo di veicolo spaziale, che testerà strategie nello spazio per rimuovere i detriti in orbita.
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Oltre a questo progetto la società ha altri obiettivi, come:
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