Che i bitcoin avrebbero rivoluzionato la finanza e buona fetta dell’economia reale era, a un certo punto, più o meno prevedibile. Nessuno però si aspettava che avrebbero mutato anche la cartina politica del mondo… La notizia è di pochi giorni fa. Il giovane presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato l’intenzione di costruire Bitcoin City, una città dove chiunque potrà minare liberamente criptovalute. Il nuovo insediamento urbano sorgerà nel 2022 nel piccolo Stato della Repubblica di El Salvador, in Centro America.
Dunque il Governo di El Salvador sta sul serio pianificando la costruzione di una Bitcoin City. Di cosa si tratta? Di una città in cui chiunque potrà minare liberamente criptovaluta. Il Paese centroamericano crede nella rivoluzione delle criptomonete: già detiene un curioso primato, come prima nazione ad aver adottato il bitcoin come valuta legale. Infatti, dallo scorso sette settembre, nella Repubblica di El Salvador il bitcoin è la moneta corrente. Ora, però, si punta più in alto: il presidente Bukele vuole che il suo Paese sia anche il primo a “costruire” una città dedicata alla criptovaluta.
Bitcoin City, città a impatto zero
Bukele ha affermato che la città del bitcoin di El Salvador sarà un insediamento a impatto ambientale zero, completamente alimentato dall’energia geotermica dei vulcani. E ora la questione più interessante: la sua edificazione non sarà basata su imposte legate alla proprietà, su redditi o plusvalenze finanziarie. Ogni spesa sarà pagata dall’emissione di un bond in bitcoin del valore di un miliardo di dollari a dieci anni. L’obbligazione partirà entro gennaio 2022. I cittadini del nuovo centro urbano potranno godere di ogni servizio senza versare tasse sul reddito. Non ci sarà nemmeno un tributo sulla proprietà, sui contratti o sul soggiorno.
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Dunque l’investimento in bitcoin paga. Il presidente Nayib Bukele ha dichiarato che il suo Paese ha già costruito scuole e strade con i primi profitti ricavati dai bitcoin. E ora si pensa a un progetto più ambizioso: fondare un nuovo centro urbano, con palazzi moderni, infrastrutture all’avanguardia, negozi, teatri, metropolitane…
Il sogno di una città basata su risorse digitali e decentralizzate
La città sarà costruita nei pressi del vulcano Conchagua per sfruttare la sua energia geotermica. In questo modo si pensa di poter alimentare tutto il tessuto urbano. La terra sarà ceduta dal Governo ai residenti e agli investitori. Non ci saranno limiti residenziali e vincoli per l’immigrazione nel Paese. Chiunque potrà trasferirsi nel nuovo insediamento.
Gli analisti finanziari non possono ancora valutare la bontà del progetto. Come già avvenuto per la legalizzazione del bitcoin, c’è il sospetto che El Salvador provi a scampare alla sua crisi sistemica affidandosi a mosse clamorose.
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Sappiamo che il Paese vive soprattutto delle rimesse dei suoi connazionali dall’estero. La criptovaluta funziona in questo senso per far crollare o sparire le commissioni pagate da chi invia soldi. El Salvador è uno degli Stati più poveri del continente americano. La gente sopravvive grazie al caffè e al commercio. Non ci sono industrie, e il sottosuolo è abbastanza povero di risorse.
Nella presentazione di Bitcoin City il presidente ha comunque promesso grandi cose. La sua nuova città avrà tutti i servizi commerciali e residenziali necessari. E non solo. Ci saranno anche un aeroporto e una stazione ferroviaria. Per accogliere i nuovi minatori di criptovalute, s’intende. Sarà un successo o una buffonata? Lo capiremo presto.