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La minaccia aliena e il project blue book: la verità sulle scoperte americane

Published by
Daniela Gécchele

Il cosiddetto project blue book fu uno degli ultimi studi condotti dall’aeronautica militare americana, per determinare se gli UFO fossero una minaccia per la sicurezza nazionale mondiale. Le ricerche effettuate hanno stabilito che circa il 5% dei casi analizzati venne classificato come non identificato.

La minaccia aliena e il project blue book- curiosauro.it

Oltre che per determinare se ci fosse o meno una minaccia, il governo americano avviò questi studi per analizzare e classificare tutti i dati raccolti sul fenomeno. La conclusione di queste analisi è raccolta nel rapporto Scientific Study of Unidentified Flying Objects, nel quale si evidenzia che:

  1. Gli avvistamenti di oggetti non identificati non costituiscono alcuna minaccia per gli Stati Uniti e per il mondo.
  2. Questi oggetti non mostrano nessuna evidenza di sviluppo tecnologico sconosciuto.
  3. Non esiste alcuna prova che siano veicoli extraterrestri.

La storia del New Project Grudge

Secondo varie indiscrezioni il Blue book sarebbe stato una espansione del progetto primordiale chiamato Project Grudge. Quest’ultimo sarebbe stato il più grande raccoglitore di informazioni sulle capacità di volo dei dischi volanti. Gli studi, in gran parte insabbiati dal governo americano, hanno raccolto testimonianze attendibili, nelle quali si evidenzia un rapporto di interazione fra alieni e animali. Oltre a questo, gli scienziati sarebbero stati in grado di studiare gli effetti elettromagnetici del passaggio delle astronavi sul nostro pianeta (l’esempio evidenziato è stato quello dei danni alle automobili).

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project blue book – curiosauro.it

Documenti falsi

Nonostante le prove raccolte di passaggi alieni nel nostro pianeta, il governo americano ha tentato di insabbiare diverse informazioni, forse per non creare un’isteria diffusa nell’opinione pubblica difficile da gestire. Tra i vari esempi si ricordano i documenti trovati nel 1985 presso il National Archives and Record Administration, che riportavano date errate nonostante fossero presenti in internet sul sito dell’FBI. Dopo questi fatti cominciarono ad emergere centinaia di documenti analoghi e controversi, privi di qualsiasi relazione con il governo statunitense. L’obiezione principale sulla loro autenticità si concentra su una questione di stile e su alcuni anacronismi storici (date completamente senza senso n.d.r.)

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Documenti autentici

Nel 1978 il Canada rese noti dei documenti ritenuti autentici e risalenti al 1950/51. Questi menzionavano l’esistenza di studi confidenziali sugli UFO effettuati da un team operante all’interno del Pentagono. Il nome dell’organizzazione non venne mai menzionato pubblicamente, ma questo non inficiò comunque l’autorevolezza delle ricerche fatte. Molti scienziati che hanno lavorato a questo progetto presso l’Us Research and Development Board, hanno riportato le loro testimonianze dirette su esperienze extraterrestri vissute realmente.

La minaccia aliena e il project blue book – curiosauro.it

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Le critiche al project blue book

Hynek, ufologo statunitense e professore di astronomia, fu uno dei critici più autorevoli contro il progetto blue book. Lanciò accuse di incompetenza, indifferenza e ricerca scadente da parte di chi ci lavorava. 

Hynek riteneva che il Blue Book:

  1. Non avesse risolto le questioni per cui era stato progettato, ossia determinare se gli UFO fossero o meno una reale minaccia per l’umanità.
  2. I dati scientifici non erano stati eseguiti in modo adeguato dagli scienziati.
  3. Lo staff di ricerca era inadeguato per dimensioni e capacità scientifiche.
  4. I metodi di approccio alla questione erano illogici e antiscientifici, e prendevano in considerazione solo gli avvistamenti UFO negli Stati Uniti, senza metterli in relazione con quelli che erano avvenuti in altre parti del mondo.

 

project blue book – curiosauro.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniela Gécchele

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