Da un paio di decenni la Cina si è prepotentemente affacciata alla corsa all’espansione nello Spazio. E ora i cinesi vorrebbero costruire un veicolo spaziale gigantesco, lungo chilometri e chilometri. Una sorta di bacino spaziale o di portacontainer, da assemblare in orbita bassa, da cui far partire veicoli intergalattici. Per quale motivo? Per consentire agli astronauti missioni di lunga durata e lo sfruttamento delle risorse minerarie presenti sulla Luna e sugli asteroidi.
La Cina vuole aggiungere alla sua flotta di veicoli spaziali un’astronave gigantesca, grande chilometri. Un vero e proprio bacino spaziale, come base per altri veicoli. Il progetto non deve sorprendere: ormai l’agenzia spaziale cinese, la China National Space Administration (CNSA), è una dominatrice dello Spazio. Ha all’attivo missioni d’avanguardia con astronauti pronti a tutto (i cinesi li chiamano taikonauti) e possiede ben tre stazioni spaziali. In più, è leader nel settore dei razzi lanciatori pesanti (come il Lunga Marcia 5) e nella sperimentazione di esploratori robotici sia sulla Luna che su Marte. Ma adesso il progetto della super astronave pone il Paese asiatico al di là di ogni concorrenza.
Il progetto del bacino spaziale cinese
Il progetto ha già ricevuto il finanziamento del Governo. La cifra è, scusate il gioco di parole, stellare: si parla di tantissimi milioni di dollari solo per lo sviluppo concettuale. Si sa poco del piano di messa in moto dell’opera. Le indiscrezioni parlano di ricerche di un materiale superleggero e solido con cui costruire il veicolo senza appesantirlo.
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Gli elementi di base saranno costruiti sulla Terra e poi lanciati singolarmente per essere assemblati nello Spazio. Quale l’obiettivo? La superpotenza asiatica vuole creare il più importante equipaggiamento aerospaziale strategico esistente. In questo modo la Cina potrebbe accaparrarsi l’uso esclusivo delle risorse spaziali da estrarre, una base ben attrezzata per l’esplorazione dell’Universo e un parcheggio a bassa quota per i viaggi a lunga permanenza nello Spazio.
La fattibilità dell’opera
Secondo gli ingegneri e gli astrofisici della NASA il progetto cinese suona però un po’ troppo ardito. C’è abbastanza scetticismo sulle possibilità concrete di realizzarlo. Innanzitutto, sarà complicato inviare tutti gli elementi necessari all’assemblaggio nello Spazio.
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Infatti, opere simili, come la Stazione Spaziale Internazionale (che però dovrebbe essere almeno cento volte più piccola dell’astronave gigantesca cinese) hanno richiesto almeno una decina di lanci e fondi elevatissimi. In più ci sono voluti più di quaranta voli per consegnare le componenti aggiuntive da istallare.
I cinesi sembrano comunque convinti e decisi. E, come al solito, sarà difficile che desistano dal loro obiettivo di conquista dello Spazio. Intanto sono già pronti con la missione di esplorazione dello spazio profondo con l’invio di sonde automatiche in tutto il Sistema Solare.