Cresce il numero di adolescenti affetti da tic nervosi. Secondo uno studio recente sarebbe colpa di TikTok. O meglio, dell’eccessiva esposizione al social. Ma che tipo di disagio si nasconde dietro questi tic?
In medicina, il tic è un movimento stereotipato, privo di uno scopo apparente, che un soggetto umano compie senza alcun controllo. I terapeuti collegano la presenza di uno o più tic (e la loro accentuazione) a una chiara forma di malessere o disagio psicologico. In più, sappiamo che se si prova a controllare un tic, potrebbero scaturire nell’individuo contrazioni ancora più violente. Nell’ultimo periodo alcuni medici americani hanno denunciato un aumento della presenza di tic in ragazzi adolescenti, soprattutto di sesso femminile. Tra le cause scatenanti di questi tic potrebbe esserci anche TikTok, il social network cinese che negli ultimi anni ha conquistato il mondo dei giovanissimi.
Tic di TikTok
L’aumento del numero di pazienti affetti da tic è di sicuro collegato alla pandemia, ma non soltanto allo stress derivante dalle chiusure e dai disagi emotivi di natura contestuale. Durante il lockdown, gli adolescenti hanno passato molto più tempo sui social, e ciò ha avuto un peso sulle loro reazioni nervose e sul loro equilibrio psicofisico.
Doveroso ricordare che non esistono studi nazionali o internazionali precisi sul fenomeno, e non ci sono neanche computazioni casistiche ufficiali. Quindi la denuncia del problema dei medici nasce da una sensazione ed è stata poi analizzata da uno studio parziale. Secondo questa ricerca, prima della pandemia, i centri avrebbero accolto uno o due casi al mese, ma ora i casi oscillano tra i dieci o i venti al mese.
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Molti pazienti sviluppano tic verbali: difficoltà di pronuncia di alcune parole, oppure ossessiva ripetizione di lemmi ed espressioni fuori contesto. Secondo alcuni medici si tratterebbe di parole o frasi ripetute che sono state estrapolate da profili TikTok su cui i giovani passano gran parte del tempo. Spesso, infatti, i ragazzi usano espressioni tratte da altre lingue.
Non abbiamo a che fare con la sindrome di Tourette, ma con un disturbo funzionale del movimento, ovvero un tic. Altra evidenza: tali sintomi tendono a presentarsi su pazienti a cui precedentemente erano state diagnosticate ansia o depressione.
Lo studio sui tic nelle giovani ragazze
Lo studio di questo fenomeno è stato svolto da Tamara Pringsheim, Christos Ganos e Joseph McGuire, e ha avuto subito una gigantesca risonanza. I ricercatori si sono focalizzati su dati campione raccolti fra il maggio 2020 e il giugno 2021.
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I risultati indicano che, su trentatré pazienti con tic registrati nella prima parte del 2021, in nove presentavano tic lievi e non collegabili a patologie psichiatriche, mentre altri ventiquattro avevano sviluppato forme gravi di tic connesse a disagi emotivi o disturbi funzionali. La maggior parte di questi pazienti era femminile, e il tic più diffuso pareva di forma vocale. Molti di questi pazienti ammetteva di aver speso molto tempo sui social, e in particolare su TikTok.
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Oggi sappiamo che lo stress acuto è una delle cause principali del tic. Esistono studi biologici che cercano di individuare in che modo lo stress possa interferire con il normale lavoro dei neuroni. Di base si guarda all’aumento di allopregnanolone, un ormone prodotto nel cervello. Quindi, in linea teorica, sviluppando farmaci in grado di limitare l’azione di questo ormone, si potrebbero anche bloccare i tic più invasivi.
