Andromeda: il mistero al centro della galassia sembra avere una spiegazione

Andromeda. Ne avete mai sentito parlare? Si tratta della galassia più vicina alla nostra. Si trova a una distanza di poco più di due milioni di anni luce. Il suo aspetto è quello di una spirale barrata sviluppata attorno a un buco nero supermassiccio. Nulla di speciale: hanno questa parvenza tante altre galassie. Ma Andromeda nasconde un mistero. Le orbite delle stelle intorno al buco nero supermassiccio centrale rivelano una forma poco giustificabile…

Andromeda ha una struttura stellare assai interessante per gli astrofisici. In pratica le orbite delle stelle, soprattutto nella sua area centrale, rivelano un andamento ovoidale, quasi appuntito. Una cosa abbastanza rara…

Da sempre gli scienziati indicano questa caratteristica come disco nucleare eccentrico. Ora uno studio aggiornato, promosso dall’università del Colorado a Boulder, cerca di svelare il mistero di queste strutture.

Il mistero delle forme di Andromeda

Il mistero di Andromeda - curiosauro.it
Il mistero di Andromeda – curiosauro.it

Lo studio in questione, pubblicato sull’Astrophysical Journal Letters, sviluppa una nuova teoria che potrebbe spiegare la genesi della stranissima struttura stellare della galassia. Secondo i ricercatori le orbite delle stelle intorno al buco nero centrale di Andromeda hanno assunto una forma così particolare a causa di una doppia influenza.

Le orbite eccentriche potrebbero infatti essere state causate dalla fusione di due buchi neri supermassicci. Questa tipo di fusione è un fenomeno ampiamente studiato dall’astrofisica. Avviene, di solito, quando due galassie si uniscono. In pratica, succede che i buchi neri supermassicci al centro collidono e poi si sciolgono in un unicuum, una sorta di grande vuoto dall’intenso campo gravitazionale. L’onda d’urto di questa collisione può anche spostare le stelle che gravitano nei dintorni.

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I ricercatori dell’università di Boulder hanno dato un nome a quest’onda spaventosa. L’hanno battezzata calcio gravitazionale. In più, hanno calcolato che una simile forza potrebbe aver spostato dalle loro orbite milioni di stelle. Ci sono riusciti attraverso simulazioni informatiche, supportate da supercomputer in grado di gestire un’enorme mole di dati.

Dunque, secondo questi calcoli, miliardi di anni fa Andromeda si è formata dalla fusione di due galassie. La fusione dei due buchi neri che si trovavano al centro di ognuna delle due galassie ha poi trascinato le orbite delle stelle intorno a un nuovo centro, creando le strutture allungate che oggi vediamo.

Un calcio gravitazionale alla moviola

Le stelle di Andromeda (wikipedia) - curiosauro.it
Le stelle di Andromeda (wikipedia) – curiosauro.it

Con tali simulazioni gli studiosi hanno potuto studiare il processo di collisione in ogni suo momento fondamentale. Hanno potuto calcolare di quanti milioni di anni luce i due buchi neri hanno saputo far spostare le stelle circostanti. Non solo… Si è anche calcolata la velocità dell’intero processo.

Infine si è ricreata una collisione simile, per vedere quale effetto poteva avere su delle stelle con orbite ordinarie. Il risultato è stato ottenere nuove orbite parecchio eccentriche, ovvero dalla forma assai deviata da quella del cerchio.

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La domanda è: come mai i due buchi neri si sono fusi? Perché uno dei due non ha prevalso sull’altro, come di solito accade? A questa domanda non c’è ancora risposta. Per ora gli astrofisici si sono limitati a studiare la portata del calcio gravitazionale e il potere di attrazione agito sulle stelle. Un’attrazione così forte da modificare le loro orbite.

Il tema della collisione ci tocca da vicino: la galassia di Andromeda si sta spostando velocemente, e potrebbe collidere con la nostra. Il tempo stimato di impatto è di 2,5 miliardi di anni. Se accadesse davvero, le due galassie si fonderanno dando origine a una galassia ellittica di grandi proporzioni.

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