Un formidabile impulso radio transitorio sta facendo impazzire gli astrofisici. Si tratta di un fenomeno collegato a continue esplosioni misteriose di immane potenza. Sfoghi di energia originati, da qualche parte, nello Spazio. Che cosa sta accadendo?
Ora è ufficiale: c’è qualcosa (un corpo, una massa di energia) nello Spazio che esplode a ciclo continuo, lanciando spaventose scariche di raggi gamma e X nella galassia. In un anno i maggiori radiotelescopi della Terra sono riusciti a captare oltre milleseicento impulsi collegati a queste esplosioni misteriose.
Le esplosioni misteriose che avvengono nello Spazio
Si tratta dei fast radio burst, o meglio FRB. In italiano: lampi radio veloci. In pratica, fenomeni astrofisici di alta energia che si manifestano come impulsi radio velocissimi. Simili a lampi molto luminosi che occupano l’intera banda radio, provenienti da molto, molto lontano.
Per gli scienziati, la fonte e la dinamica di questi impulsi sono ancora un mistero. E ancora più spaventosa appare la prospettiva di un corpo celeste in grado di provocare esplosioni così potenti e risonanti.
L’FRB in questione è quello più insistente e potente mai registrato. A studiarlo meglio ci si è messo FAST, il mastodontico radiotelescopio cinese. E così possiamo conoscere un po’ meglio FRB 121102, il lampo di elevatissima potenza che probabilmente viene da una galassia nana distante tre miliardi di anni luce. I ricercatori hanno visto FRB 121102 esplodere più di milleseicento volte nel corso di circa sessanta ore, con un ritmo più rapido di circa un’esplosione ogni trenta secondi.
Cosa sappiamo di FRB 121102?
La nostra ricerca sull’origine e il potere di FRB 121102 è ormai questione vecchia. Già dal 2020 gli scienziati cercano di capire da dove provenga l’impulso. La sua eco contamina la nostra galassia. Per alcuni astronomi internazionali, la fonte potrebbe essere un magnetar, ovvero una stella di neutroni che genera intense emissioni elettromagnetiche.
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In realtà, non ci sono dati oggettivi per dimostrare nulla. O almeno, all’orizzonte non si scorge alcun allarme fondato. Come sappiamo, sono state già suggerite spiegazioni di ordine naturale e altre di tipo artificiale. In generale, siamo ancora nel dominio delle ipotesi speculative. Chiariamolo subito: gli alieni non c’entrano un tubo, insomma.
La prima volta che FRB 121102 fu visto è stato erroneamente collegato a un altro lampo già studiato: ossia l’FRB 191112, registrato nel 2018 dal radiotelescopio Australian Square Kilometre Array Pathfinder (ASAP). Ma FRB 181112 era un lampo veloce i cui impulsi duravano circa 40 microsecondi e rimandavano a un corpo abbastanza vicino. Con FRB 121102 abbiamo invece a che fare con un impulso che giunge a noi da molto lontano. Qualcosa di inconcepibile e insondabile, e quindi spaventoso.