La Duracell presenta la superpila. Il marchio leader nella produzione di batterie alcaline ha lanciato sul mercato un nuovo modello che promette performance elevatissime, maggiore potenza e più del 200% di durata extra. Questa meraviglia si chiama Duracell Optimum.
La presentazione ufficiale delle Duracell Optimum si è svolta lunedì 18 ottobre. L’evento è stato omaggiato anche dalla presenza del campione olimpico di Tokyo 2020 Marcell Jacobs. Un testimonial perfetto quando si parla di velocità, potenza e resistenza.
Duracell presenta la superpila Optimum
Duracell Optimum promette maggiore potenza e fino al 200% di extra durata. Com’è possibile? Tutto nasce da una nuova formula brevettata dai chimici e dagli ingegneri dell’azienda. Il nuovo dispositivo convertirà l’energia chimica in energia elettrica con una reazione di ossidoriduzione basata su un materiale attivo nel catodo. Tale materiale consentirebbe l’erogazione di una maggiore potenza.
Così, secondo la Duracell, le pile Optimum renderanno le macchinine telecomandate ancora più veloci e i cacciaviti elettrici più potenti (quasi dei veri e propri trapani!). In pratica, la nuova batteria accelera l’emissione di energia fornendo più potenza e resistenza a qualunque tipo di device.
In più, queste nuove batterie saranno contenute e commercializzate in un packaging al 100% riciclabile e plastic free. Il cartoncino, concepito con un design a libretto, permette poi di conservare e differenziare facilmente le batterie esauste, in modo da garantire un corretto smaltimento del rifiuto.
Siamo dunque di fronte a un’innovazione elettrotecnica che cambierà radicalmente il mondo della batterie. E c’è voluto un intero decennio di ricerche e di sperimentazioni per poter giungere a un simile traguardo.
La storia della Duracell
La Duracell è una storica impresa statunitense. Fondata nel 1930 da Samuel Ruben e Philip Rogers Mallory, deve la sua fortuna alla Kodak, che nel 1950 commercializzò un nuovo tipo di macchina fotografica con flash che però necessitava di batterie capienti. E così Mallory si impegnò a creare una pila alcalina in formato AAA. Da quel momento in poi la Duracell si è imposta come leader nel mercato delle batterie. Le prime battute d’arresto furono registrate negli anni ’90, quando il mondo cominciò a osteggiare e a vietare le batterie al mercurio. Il marchio appartiene da sei anni alla holding Berkshire Hathaway.
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Oltre a produrre batterie alcaline in diverse misure (tra cui AAA, AA, C, D da 1,5 volt, da 4,5 volt, quadrate da 9V, a bottone), la Duracell si occupa anche di batterie e alimentatori per cellulari, tablet, personal computer e componenti pesanti, come accumulatori per l’avviamento di motori.
Una curiosità. Vi siete mai chiesti da dove viene il nome Duracell? Deriva dall’espressione inglese “durable cell“, ossia da una vera e propria dichiarazione d’intenti, traducibile in italiano come “batteria di lunga durata”.
Da qualche anno la Duracell cerca in tutti modi di rendere i propri prodotti ecosostenibili, emancipandosi dalla propria dipendenza storica dal mercurio. Questo materiale, infatti, è altamente tossico, dunque pericoloso, sia per l’ambiente che per gli esseri umani e animali.