Si chiama Ether, si tratta di una moneta virtuale che ha molte caratteristiche simili a quelle del Bitcoin ma con alcune differenze fondamentali. Gli ultimi dati hanno registrato il massimo valore raggiunto da questa criptovaluta e presto potrebbe spodestare per valore, utilizzo e diffusione il noto Bitcoin
Bisogna partire da Ethereum, la piattaforma che dà le fondamenta a questa criptovaluta. Alla vigilia di un importante aggiornamento infatti si è registrato il massimo valore storico per la moneta. Il suo valore cumulativo è di poco inferiore della metà del Bitcoin, posizionandosi in questi ultimi giorni in seconda posizione nel ranking d’ascesa nel mercato di criptovalute.
Ma prima parliamo di cosa hanno in comune le monete. Per tutte le criptovalute esistenti, la loro validità la si deve al Blockchain. Si tratta in pratica di una rete di nodi (blockchain ovvero “catena di blocchi”) che attraverso algoritmi e regole crittografiche gestisce e tiene traccia – come un contabile virtuale – delle transazioni. Questo “contabile” è a sua volta gestito da una rete di computer detti Convalidatori che vengono remunerati per il loro lavoro di mining, cioè lo strumento di convalida delle transazioni impersonato da individui e società che investono sulla potenza che è necessaria all’elaborazione della moneta con la ricompensa di una parte dell’unità di critpovaluta. Il tutto è programmato in maniera tale che ci sia un numero massimo di criptovalute “estraibili”, questo numero, nel caso del Bitcoin ad esempio, è 21.
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In pratica la differenza fondamentale tra Bitcoin ed Ether è che Ethereum – cioè la piattaforma dedicata – non ha un host. Questo significa che gli sviluppatori al suo interno sono pressoché puntati sulla costituzione di applicazioni di blockchain. In pratica è la piattaforma stessa che aggiunge valore ai servizi che offre e autoalimenta con la sua stessa moneta il lavoro che produce. Un sistema che Bitcoin non ha. Il contro per Ether è il sostenimento dei costi di “servizio” e transazione detti gas fees, una clausola che la rende ancora sottomessa al Bitcoin.
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Gli aggiornamenti e la fusione con Altair della Beacon Chain, effettuati il 27 ottobre, vedranno nel futuro prossimo frutti o fallimenti. Intanto la crescita di Ether si registra per diverse ragioni: l’ottimismo di questa fusione che porta creditori ad investire; la speculazione sull’impennata di Ether; il generale aumento del valore di tutte le criptovalute dovuto alla crescita del Bitcoin.
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